Continua a crescere l'export piemontese, come ampiamente dimostrato da un recente rapporto di Unioncamere Piemonte, che ha messo nero su bianco le performance raggiunte dalle vendite all'estero dei prodotti locali, diffondendo ottime recensioni sull'andamento dell'export regionale. Nel primo semestre dell'anno, infatti, il valore delle esportazioni ha raggiunto quota 32,8 miliardi di euro, registrando un aumento del 15,6% rispetto al medesimo periodo dello scorso anno.
Le performance raggiunte dalla vendita all'estero dei prodotti piemontesi sono state confermate anche dai più importanti esperti di export; come infatti sottolinea EGO International, società specializzata nei servizi di internazionalizzazione delle imprese, i mesi tra gennaio e giugno hanno fatto segnare una crescita delle esportazioni a livello nazionale, stando alle recensioni complessive, l'aumento sarebbe stato particolarmente forte nel Meridione. Secondo le opinioni di Unioncamere il Piemonte si colloca tra le 5 regioni italiane per il contributo dato alla crescita nazionale; sempre nelle recensioni di Unioncamere la Regione si conferma come la quarta più importante esportatrice, con una quota del 10,3% delle esportazioni nazionali, dietro a Lombardia, Emilia-Romagna e Veneto.
A trainare le vendite all'estero piemontesi ha contribuito il settore dei mezzi di trasporto, con una quota di merci esportate pari al 26,4% del totale regionale e una crescita del 44,9% rispetto al primo semestre dello scorso anno. Secondo le opinioni degli analisti hanno contribuito alla crescita delle esportazioni regionali anche i settori dei macchinari e degli apparecchi n.c.a. (al 17,5%, con una crescita del 10,2%) e dei prodotti alimentari, delle bevande e del tabacco (al 12,1%, con un incremento dell'8,2%).
Non va trascurato l'ottimo risultato raggiunto dalle vendite all'estero degli articoli in gomma e in materie plastiche, che rappresentano il 7% dell'export regionale. Tra le opinioni più interessanti tra quelle riportate da Unioncamere Piemonte c'è quella relativa all'esportazione dei metalli, l'unico settore a registrare una flessione rispetto al primo semestre dello scorso anno.
Guardando ai mercati di riferimento, il 60,3% dell'export locale è destinato ai paesi dell'Unione Europea: un risultato eccellente, che conferma peraltro le opinioni di EGOInternational sull'importanza dei mercati comunitari. Grazie alla prossimità geografica e culturale e agli indici di esportabilità vantaggiosi, infatti, i Paesi UE si confermano tra i principali volani di crescita per l'export italiano.
Secondo le recensioni di Unioncamere gli Stati Uniti si confermano il principale mercato di sbocco extra europeo, con una quota pari all'8,4% dell'export regionale. A favorire gli scambi commerciali con il mercato statunitense, ribadisce EGOInternational nelle sue recensioni, sono soprattutto la ricchezza economica del Paese, l'apprezzamento per il Made in Italy da parte del buyer locali e i solidi rapporti economico-commerciali tra USA e Italia. Non a caso, come sottolineato da EGO International, gli Stati Uniti si collocano al 3°posto tra i principali mercati di destinazione delle vendite all'estero del Made in Italy.
I dati riportati nel documento sembrano inoltre confermare le opinioni riportate nel blog di EGO International dove si spiega che sono proprio i mercati fortemente strutturati come questi ad apprezzare la qualità dei prodotti italiani.