Fratelli d'Italia ha manifestato sotto alla sede del Comune di Torino per chiedere l'applicazione del daspo urbano. Alle 17 era previsto l'incontro in commissione per discutere della proposta di iniziativa popolare, e alle 16.30 i militanti e politici del partito si sono dati appuntamento per supportare la proposta. Col megafono in mano l'assessore regionale alle politiche sociali Maurizio Marrone ha chiesto più sicurezza da parte dell'amministrazione cittadina.
"Siamo qui a chiedere a gran voce - ha commentato - che il Consiglio Comunale approvi la nostra delibera di iniziativa popolare per inserire il daspo urbano nel regolamento della polizia urbana di Torino. È un passaggio che la legge richiede per renderlo operativo anche al di fuori delle stazioni ferroviarie e delle infrastrutture dei trasporti, se verrà approvato potrà essere applicato anche nei giardini, nei punti verdi, davanti alle scuole, ai centri sportivi e alle biblioteche, in tutti quei punti sensibili che al momento sono ostaggio dei bivacchi, dello spaccio organizzato, della delinquenza e del degrado. Le zone in cui ce ne sarebbe più bisogno sono Barriere di Milano, Borgo Aurora, Santa Giulia per la malamovida, Lucento, San Salvario: facciamo prima a dire quelle che non ne hanno bisogno".
Il tema è stato l'argomento dell'incontro delle Commissioni 1 e 4 alle quali hanno partecipato Marrone in quanto primo firmatario e l'assessora alla polizia municipale del Comune di Torino Gianna Pentenero. Il daspo urbano era stato suggerito dal Prefetto di Torino Donato Giovanni Cafagna durante l'incontro sulla sicurezza avuto in settimana con i presidenti delle Circoscrizioni.
"Teniamo particolarmente a questa misura - ha dichiarato il Presidente della Circoscrizione 6 Valerio Lomanto - perché parlando anche col Prefetto riteniamo che possa essere la misura fondamentale per risolvere parte dei problemi della nostra zona come spaccio, degrado e microcriminalità. Il daspo urbano è stato voluto da Fratelli d'Italia che ha presentato oggi un volere della gente e gli altri partiti non possono fare a meno di accodarsi rispetto a una richiesta che è sacrosanta".
L'ordine di allontanamento è uno strumento amministrativo, da non confondere col daspo applicabile dal prefetto, che serve ad allontanare chi impedisca l'accesso a luoghi pubblici con comportamenti molesti o indecenti. La raccolta firme, arrivata a 784 nominativi, propone di aumentare le aree dov'è applicabile questo strumento e da estendere a zone come scuole, monumenti, musei o ospedali.
La proposta è stata presentata dalla Presidente del Consiglio Comunale Maria Grazia Grippo, come da regolamento comunale, che ha riportato il parere negativo dato dall'ufficio tecnico. I motivi sono il riferimento all'interno del testo a "spacciatori di droga", che rientrano invece in altri casi, e all'individuazione di aree urbane troppo ampie, mentre dovrebbero essere più circoscritte.
"Mi sorprende molto il parere negativo dell'ufficio tecnico - la risposta dell'assessore Marrone - in quanto è fotocopia precisa della delibera approvata dal comune di Milano dal sindaco del Partito Democratico Sala e applicato ininterrottamente dal 2019. Durante il primo anno sono stati circa 280 gli allontanamenti e successivamente sui 400 l'anno, applicati anche in situazione di spaccio di droga, si tratta solo di distinguere le condotte di reato. La commissione comunale di oggi è uno schiaffo all’appello del Prefetto e dei presidenti di circoscrizione".
"La sicurezza per noi vuol dire misure concrete e integrate - ha commentato la capogruppo del Partito Democratico Nadia Conticelli - L’assessore regionale al welfare, mentre taglia i fondi per le morosità incolpevoli delle case popolari, sottrae lo spazio di partecipazione ai cittadini con una delibera di iniziativa popolare, inapplicabile perché individua aree troppo ampie. Indecorosa la manifestazione di Fratelli d’Italia sotto il Comune per intestarsi le istanze dei cittadini. Sul daspo l’assessora Pentenero ha spiegato che sta lavorando con Questura e Prefettura e noi attendiamo le proposte concrete che la Giunta ci presenterà".