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Economia e lavoro | 27 dicembre 2023, 07:00

Il 2024 porta prudenza nelle aziende del Canavese: cala l'ottimismo, ma l'occupazione (per ora) regge

Lo dicono i risultati dell'indagine congiunturale di Confindustria Canavese per il periodo da gennaio a marzo. Quasi triplica la cassa integrazione, ma non cedono gli investimenti

operai al lavoro

Cala l'ottimismo anche nel territorio del Canavese, ma resistono occupazione e investimenti

Un'ondata di pessimismo sembra gelare le attese delle imprese del Canavese, ma in fondo restano segnali positivi per il periodo di inizio 2024. Lo dice l'ultima indagine trimestrale di Confindustria, che segnala - nel saldo tra ottimisti e chi vede nero - un saldo negativo per produzione, nuovi ordini, redditività ed export. Ma resiste per ora l'occupazione (che di solito reagisce sempre un po' in ritardo rispetto agli altri parametri economici).

Quasi triplica il ricorso alla cassa integrazione (da 5,3 a 13,7%), però gli investimenti non si fanno intimidire (nemmeno dai ritardi di pagamento in aumento). Il 27,5% delle imprese li indica per ampliamento e il 58,8% per sostituzione, con solo poco più del 10% delle aziende canavesane che non prevede investimenti.

Materie prime, energia e logistica/trasporti vengono dati ancora in aumento, ma il trend di crescita comincia a calare. Circa il 50% delle imprese prevede ordini da 1 a 3 mesi, mentre poco più del 40% supera i tre mesi. Cala in modo contenuto raggiungendo il 78,1% l’utilizzo degli impianti o delle risorse aziendali.

In generale la riduzione delle aspettative risulta più accentuata per l’Industria e le attività manifatturiere mentre il comparto dei Servizi presenta dati migliori, addirittura con una previsione di crescita per l’Occupazione.


Le nostre imprese continuano a reggere senza manifestare troppi squilibri, ma la loro fiducia è leggermente calata, una situazione che è in linea con quella di diverse Provincie del Piemonte”, dichiara Paolo Conta, presidente di Confindustria Canavese. “Oggi inflazione (già diminuita, ma ancora resistente), tassi alti e calo dell’attività produttiva in Germania sono i principali responsabili dell’indebolimento in corso della dinamica dell’economia italiana. In questo contesto Confindustria Canavese si adopera per fornire tutto il supporto necessario alle proprie associate per affrontare al meglio questa fase di incertezza promuovendo, tra le altre cose, interventi di sostegno agli investimenti, all’innovazione ed alle transizioni digitale e green”. 

Massimiliano Sciullo

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