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Politica | 11 gennaio 2024, 11:50

Stanza dell'ascolto al Sant'Anna, vittoria degli anti-abortisti: bocciata dal Tar l'istanza della Cgil

L'assessore regionale Marrone: "Avanti per la difesa della vita come scelta di libertà"

Stanza dell'ascolto al Sant'Anna, bocciata dal Tar l'istanza della Cgil

Stanza dell'ascolto al Sant'Anna, bocciata dal Tar l'istanza della Cgil

La Cgil e “Se non ora quando” perdono la prima battaglia contro la convenzione per la stanza dell’ascolto, sottoscritta dal Movimento per la Vita con l’Ospedale Sant’Anna di Torino. Oggi, giovedì 11 gennaio 2024, il Tar del Piemonte ha infatti bocciato l’istanza cautelare presentata lo scorso 26 ottobre dal sindacato e dell’associazione.  

Marrone: "Prosegue rivoluzione delle culle"

Alla notizia della bocciatura è seguita la soddisfazione dell’assessore regionale alle Politiche Sociali Maurizio Marrone, promotore dell’iniziativa: “La nostra rivoluzione delle culle – spiega - procede senza tentennamenti. Avanti per la natalità, sempre a sostegno della vita come scelta di libertà".

"Stanza anti-aborto"

Non la pensa come Marrone la Cgil, che precisa come la decisione del TAR sia una "buona notizia", nonostante la bocciatura. "Ci permetterà - spiega l'organizzazione sindacale - di argomentare per esteso le nostre preoccupazioni circa ciò che consideriamo una “grave intromissione di associazioni private nella libera scelta delle donne”.

"Il TAR inoltre - aggiunge - non ha riconosciuto l’urgenza perché, semplicemente, “la stanza” - grazie al nostro tempestivo intervento - non è mai stata operativa".

Da tempo la Cgil, insieme ad altre associazioni femministe, protesta contro la decisione della Regione di fornire l'ospedale ostetrico-ginecologico di una "stanza di ascolto" per le donne in gravidanza, già ribattezzata "stanza anti-aborto". Un progetto definito un attacco alla legge 194.

Sant'Anna primo per parti e aborti

L'Ospedale Sant'Anna è il presidio sanitario primo in Italia per numero di parti con 6590 nuovi nati nel 2022 e anche l'ospedale piemontese in cui si effettua il maggior numero di interruzioni di gravidanza, con circa 2500 casi nel 2021 (il 90% delle ivg effettuate nella città di Torino e circa il 50% di quelle a livello regionale). 

Accanto alla “Stanza dell’Ascolto”, negli ultimi anni la Regione ha creato anche il fondo “Vita Nascente” che consente il rimborso di spese legate alla gravidanza e ai primi anni di vita del bambino.

Cinzia Gatti

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