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Politica | 30 gennaio 2024, 12:30

Lo Russo "legalizza" Askatasuna: "Percorso di co-progettazione, ma prima va liberato dagli antagonisti"

Un gruppo di cittadini ha presentato una proposta, che prevede di realizzare all'interno eventi, una palestra popolare, una biblioteca

Lo Russo "legalizza" Askatasuna: "Percorso di co-progettazione, ma prima va liberato dagli antagonisti"

Dopo 30 anni di occupazione abusiva, il Comune di Torino avvia un percorso per “liberare” Askatasuna e restituirlo alla cittadinanza grazie alla co-progettazione. E a chi grida da Fratelli d’Italia alla “legalizzazione della delinquenza”, Stefano Lo Russo risponde netto. “Esprimo la ferma e totale assoluta condanna – chiarisce il sindaco - di qualunque atto violento, svolto da qualsiasi singolo esponente, ai danni delle forze dell’ordine”.

"In 30 anni nessuna soluzione"

L’obiettivo che ci siamo dati – ha spiegato il primo cittadino - quando ci siamo insediati due anni fa era di occuparci di alcuni questioni critiche. Tra queste gli immobili di proprietà comunali occupati abusivamente, tra cui appunto quello di corso Regina Margherita 47”.

Non mi sfugge – ha aggiunto - la portata politica di questa iniziativa, ma i problemi vanno risolti: questi trent’anni non hanno portato soluzioni. Vogliamo davvero provare ad individuare un percorso diverso, rispetto a meccanismi repressivi: nel farlo chiediamo rispetto della legalità”.

Palestra e biblioteca

Lo strumento giuridico con cui Palazzo Civico vuole dare una nuova vita all’immobile di corso Regina 47 è il Regolamento dei Beni Comuni, che ha tre assi principali: l’accessibilità, la natura condivisa e la partecipazione. A fine dicembre un gruppo composto dallo psichiatra Ugo Zamburru, dal fondatore dei Subsonica Max Casacci, Elisa Turro, Rosa Lupano e Loredana Sancin ha presentato una proposta sull’ex asilo Opera Pia Reynero. Il progetto elaborato prevede di organizzare all’interno eventi; la realizzazione una “palestra popolare” che offra corsi di boxe e yoga; una biblioteca ad accesso libero; un’aula studio, un cineforum; una camera oscura.

Liberazione completa dell'immobile

Tutte suggestioni, che ora dovranno trovare sostanza in un percorso di coprogettazione. Che potrà essere avviato solo a due condizioni essenziali. “Le opportune verifiche di sicurezza ed il completo rilascio dell’immobile alla Città” ha spiegato Lo Russo. Tradotto gli antagonisti dovranno lasciare in maniera pacifica Askatasuna. Non si tratta di “uno sgombero”, come ha chiarito il primo cittadino, “che presuppone l’intervento della forza pubblica”.

“Il nostro obiettivo – ha proseguito - è di garantire uno spazio di libero e democratico dibattito, in un quadro di non violenza”.

"Entriamo governarce immobile occupato"

A fine 2023 i Vigili del fuoco e lo Spresal hanno effettuato un sopralluogo nell’ex asilo, riscontrando molte irregolarità. Ora Lo Russo e la sua giunta vogliono mettere la parola fine a tutto questo. “Non diamo – ha sottolineato la vicesindaca Michela Favaroil bene a nessuno, ma entriamo nella governarce di un immobile occupato”. Al momento è difficile dare delle tempistiche certe.  

“Ci sarà -ha spiegato l’assessore al Patrimonio - un dialogo aperto sul territorio: abbiamo già avviato una collaborazione con la vicina scuola”.  

“Parallelamente – ha aggiunto Favaro – avvieremo delle verifiche tecniche, che individueranno quali attività si possono svolgere: dovranno essere fatte delle iniziative di autofinanziamento per rendere lo stabile a norma”

E da Forza Italia arriva una proposta per l'uso del palazzo di corso Regina. "Affidiamolo - sottolineano i coordinatori Provinciale e Cittadino di Forza Italia Roberto Rosso e Marco Fontana - ai tanti attori istituzionali che hanno bisogno di nuovi spazi e li implorano ad ogni riunione pubblica nelle Circoscrizioni. Esiste il problema degli sportelli antifragilità, delle nuove povertà, è necessario dare ospitalità ai senza fissa dimora, a trovare spazi per ospitare chi non ha una casa".

Severo il giudizio di Pino Iannò, consigliere comunale di minoranza appartenente a Torino Libero Pensiero: "Quando in politica si vuole nascondere un misfatto, si utilizzano parole altisonanti come “percorso di coprogettazione”. In realtà dietro a questo si cela un condono e l’assoluta mancanza di volontà di sgomberare quella che viene considerata a tutti gli effetti per questa Amministrazione “una zona franca”. Sicurezza e legalità non sono parole che rientrano nel vocabolario di questa Giunta, ma tolleranza di tutto ciò che è illegale e abusivo".

"Il Comune di Torino ha deciso di avviare un percorso alternativo allo sgombero per lo stabile occupato da Askatasuna, per convertirlo in un bene fruibile attraverso un percorso di coprogettazione. La reazione della destra, a tutti i livelli, dimostra ancora una volta la volontà di alzare i toni e l'incapacità di comprendere il ruolo che ha avuto in questi anni il centro sociale come presidio pubblico e luogo di aggregazione", ha dichiarato Francesca Frediani, Consigliere regionale di Unione Popolare. "Il percorso di progettazione partecipata proposto dal comitato potrebbe essere un'opportunità per riaprire il dialogo tra realtà che hanno vissuto in passato momenti di tensione, valutando in modo oggettivo le alternative possibili, senza sottrarre al territorio uno spazio che ormai è diventato un punto di riferimento".

Cinzia Gatti

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