Nuova tappa nell’evoluzione dell’AMMA, la storica associazione torinese delle aziende del comparto meccanico che, dopo essere diventata nel 2021 parte integrante dell’Unione Industriali Torino, allarga ora le fila assorbendo le imprese impiantistiche (in prevalenza a carattere metalmeccanico) di AIT - Associazione Imprese di Impianti Tecnologici della stessa Unione Industriali Torino.
Le Assemblee dei soci dei due sodalizi hanno infatti definito la loro aggregazione con effetto dall’inizio del 2024, attraverso quella che in gergo tecnico si chiama fusione per incorporazione, ma la cui formalizzazione notarile si compirà nel prossimo mese di marzo. Operazione in virtù della quale AMMA mantiene invariata la denominazione, ampliando la propria attività di rappresentanza a un totale di circa 650 aziende per oltre 52mila dipendenti.
Come spiega Stefano Serra, presidente di AMMA, “dopo aver dato vita all’Unione Industriali conferendo il personale e le quote nelle società collegate in quella che prima si chiamava Unione Industriale, ci apprestiamo ad un altro passo che dimostra come AMMA sia il luogo naturale per un ecosistema di attività industriali affini e coese. Con le aziende impiantistiche, oltre il CCNL, condividiamo da sempre l’obiettivo di rappresentare le idee dell’industria e promuovere il sostegno delle istituzioni. Questa fusione darà nuovo impulso alle nostre attività associative.”
Carlo Antonio Gandini, già presidente di AIT ed ora vicepresidente di AMMA, esprime la propria soddisfazione per la fusione: “Questa operazione è il frutto di un lungo lavoro di coordinamento tra gli uffici di presidenza di entrambe le associazioni che hanno trovato le migliori soluzioni per far sì che l’identità delle imprese impiantistiche, seppure più piccole dal punto di vista numerico e dimensionale, trovasse rappresentanza e spazio in questa nuova realtà”.