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Economia e lavoro | 07 febbraio 2024, 18:50

Un protocollo per contrastare la criminalità contro le banche: "Reati in calo a Torino, ma l'attenzione deve restare alta"

Accordo tra Prefettura e ABI con l'obiettivo di migliorare la prevenzione. Focus particolare sugli attacchi informatici, sui sistemi di gestione del contante e sulle cassette di sicurezza

Firmato a Torino il protocollo per contrastare la criminalità contro le banche

Firmato a Torino il protocollo per contrastare la criminalità contro le banche

Torino è la prima città italiana a firmare l'ultima versione del protocollo di intesa per la prevenzione della criminalità contro le banche e la clientela: l'accordo è stato siglato oggi tra la Prefettura e l'ABI Associazione Bancaria Italiana alla presenza delle massime cariche locali di Polizia, Carabinieri e Guardia di Finanza.

Il protocollo d'intesa

Il primo protocollo d'intesa sul tema fu promosso nel 2001: l'aggiornamento ha permesso di inserire importanti innovazioni, con un focus particolare sulle diverse tipologie di attacchi informatici, sui sistemi di gestione del contante, sui furti e sulle rapine alle cassette di sicurezza e sulla collaborazione tra banche e forze dell'ordine: "Lo sforzo - ha sottolineato il prefetto Donato Cafagna - compiuto negli anni, anche grazie all'impegno degli istituti nel rinforzare i propri sistemi di sicurezza migliorando la tecnologia, ha portato a un significativo calo dei reati non solo per quanto riguarda i furti e le rapine. L'attenzione deve comunque restare alta anche per tutelare gli operatori dalle aggressioni e la clientela dalle nuove intrusioni multivettoriali e digitali esterne, con appropriazione di dati personali e truffe".

Le banche aderenti

Diverse le banche aderenti, la lista include Intesa Sanpaolo, Unicredit, Allianz, Deutsche Bank, Monte dei Paschi di Siena, Banca Sella, Biverbanca, Banca Generali, Bnl, Banca Popolare di Sondrio, Banca di Asti, Banca Etica, Banca d'Alba, Credit Agricole, Banca del Piemonte, Bpm, Mediobanca, Credem, Banca Valsabbina, Cassa di Risparmio di Savigliano e Cassa di Risparmio di Fossano: "Il nuovo protocollo - ha spiegato il coordinatore del Centro di Ricerca sulla Sicurezza Anticrimine di ABI Marco Iaconis - è il primo che prevede la mappatura e l'analisi dei rischi, una scelta che ha l'obiettivo di migliorare la prevenzione e agevolare le attività di intelligence alla luce delle più recenti innovazioni tecnologiche. A questo si aggiunge una collaborazione sempre più stretta con organizzazioni che condividono problemi simili come Poste Italiane, le farmacie, i tabaccai e la grande distribuzione".

Un periodo tranquillo

Come sottolineato dai rappresentanti delle forze dell'ordine, il periodo che stiamo vivendo è particolarmente tranquillo sul fronte dei reati contro banche e clientela: "Fortunatamente - ha commentato il questore Vincenzo Ciarambino - non abbiamo particolari preoccupazioni perché gli episodi sono stati pochi e senza significative variazioni tra il 2022 e il 2023. Al momento ci stiamo concentrando sul rapporto con gli istituti più deboli dal punto di vista difensivo".

 

C'è un altro aspetto, infine, ritenuto fondamentale: "È importante - ha aggiunto il comandante provinciale della Guardia di Finanza Carmine Virno - formare gli operatori e scambiare informazioni con le banche con l'obiettivo di contrastare le infiltrazioni della criminalità organizzata, che creano danni a chi lavora in modo onesto attraverso il riciclo dei proventi illeciti".

Marco Berton

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