L'allarme era risuonato circa un mese fa, ma oggi finalmente è arrivata una svolta positiva: è stato siglato in Regione l'accordo per la cassa integrazione all'interno di Carrefour.
L'annuncio delle difficoltà da parte di Gs spa aveva coinvolto i 6 ipermercati che si trovano a Torino e provincia (su 43 totali) per un totale di 850 dipendenti. Ma insieme alla firma si è giunti anche all'intesa che tutela la continuità occupazionale "e dà garanzia per i salari, visto che prevede l'anticipazione del trattamento di cassa in busta paga, la maturazione integrale di tutti gli istituti differiti e la riduzione del periodo e della percentuale massima di Cigs", spiegano i rappresentanti di Filcams, Fisascat e Uiltucs Torino.
"L'attuazione della Cigs - aggiungono - sarà monitorata tra le parti mediante appositi incontri ogni 45 giorni. Riteniamo, insieme alle rappresentanze sindacali dei punti vendita, di aver raggiunto la miglior intesa possibile a tutela dell occupazione delle lavoratrici e dei lavoratori".
"Per i collaboratori degli ipermercati coinvolti, sarà previsto il ricorso alla cassa integrazione a rotazione per un monte ore complessivo pari al massimo al 15% del totale, il cui trattamento sarà totalmente anticipato dall’azienda", dicono da Carrefour. "Questa soluzione permetterà di salvaguardare il livello dell’impiego e di portare avanti un processo di semplificazione e efficientamento dell&'organizzazione delle attività nei punti vendita interessati, finalizzato al recupero della sostenibilità economica e al loro rilancio, anche grazie all'investimento per l’implementazione del nuovo modello Maxi, orientato alla produttività, semplificazione e convenienza e per l’ammodernamento dei punti vendita".
"Carrefour Italia conferma la volontà di consolidare la propria posizione in Piemonte, che costituisce uno dei territori di maggiore presenza dell’insegna, attraverso la propria rete diretta e lo sviluppo della formula franchising", conclude l'azienda.