Una legge che faccia da "filtro" per chi vuole accedere alla professione edilizia. E' la proposta che arriva da Cna Piemonte, a pochi giorni dalla tragedia che a Firenze è costata la vita a 5 operai, impegnati nel cantiere per la costruzione di un supermercato Esselunga.
"Dopo la tragedia di Firenze non è più rinviabile una legge per l’accesso alla professione nell’edilizia. Gli interventi introdotti fino ad oggi (vedi SOA) non danno risposte concrete al tema dell’improvvisazione. L’unica scelta da compiere è stabilire una formazione obbligatoria necessaria ai soggetti che intendono aprire un’attività nel campo edile - si legge nella nota ufficiale dell'associazione di categoria -. Probabilmente l’edilizia è rimasto l’unico settore in cui è possibile avviare un’azienda edile semplicemente attraverso l’iscrizione in Camera di Commercio. La sicurezza richiede la massima attenzione e passa inevitabilmente dalla formazione dei soggetti coinvolti".
Cna Piemonte chiede di applicare e rispettare in modo rigoroso i contratti collettivi di lavoro e contrastare le pratiche del massimo ribasso e del subappalto infinito. “È prioritario arrivare immediatamente ad una legge che regolamenti l’accesso alla professione edilizia - dice Andrea Talaia, presidente di CNA Piemonte Costruzioni -. Si è concluso da poche ore un incontro tra le associazioni datoriali ed i sindacati dei lavoratori. Abbiamo chiesto che il tema della sicurezza sia inserito in modo permanente nell’ordine del giorno dei lavori dell’Osservatorio Bilaterale Regionale Edilizia. La piccola e microimpresa non ha mai fatto distinzione tra titolari e collaboratori: la sicurezza coinvolge tutti e deve impegnare tutte le parti sociali perché vi sia unità di intenti sul prioritario tema della sicurezza”.