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Cronaca | 08 marzo 2024, 12:27

Sfruttate e sottopagate, le operatrici del sociale in protesta sotto il Comune: "Se il nostro lavoro non vale, scioperiamo"

La testimonianza di una studentessa: "Dopo un uomo che si è masturbato davanti alla scuola, una prof ha accusato una compagna con la pancia scoperta"

protesta davanti al Comune

"Dopo un uomo che si è masturbato davanti alla scuola, una prof ha accusato una compagna con la pancia scoperta". "L'amministrazione dell'associazione ha scelto di operare con un organico insufficiente, con spese ridotte al minimo, anche a scapito della qualità dei servizi offerti". Buste paga da 400 ad 800 euro per chi lavora nei servizi sociali.

Precarietà del lavoro sociale

Sono queste alcune delle storie di ordinario sfruttamento e violenza verbale raccontate ai microfoni da studentesse ed operatrici durante il presidio di "Non Una di Meno" davanti al Comune di Torino. Dopo l'università, le manifestanti hanno organizzato in piazza Palazzo di Città una protesta incentrata sulla precarietà del lavoro sociale, ma anche contro i salari bassi ed il ricatto del permesso di soggiorno.

I cartelli

"Scioperiamo perché vogliamo lavorare meno". "Scioperiamo anche per chi non può scioperare perché precettata o troppo ricattabile". "Scioperiamo perché il Comune fa appalti al ribasso sulla pelle della lavoratrici". Queste alcune delle scritte sui cartelli della manifestanti. A prendere la parola una delle operatrici della rete lavoro sociale. "Siamo stanche - ha detto - di come questa società spende i soldi pubblici e non consideri noi lavoratori del welfare come parte essenziale".

Tra le professioni più sottopagate

"La nostra protesta - ha aggiunto - è anche contro la Pubblica Amministrazione ipocrita, che fa bandi al ribasso. La professione sociale è tra le più sottopagate d'Italia: abbiamo stipendi tra i 400 e gli 800 euro". "Lottiamo per l'abolizione della notte passiva e della banca ore: è ingiusto lavorare di notte, senza essere pagati". "Se nostre vite ed il nostro lavoro non valgono, noi scioperiamo" hanno urlato le attiviste di Non Una di Meno.

A partecipare alla manifestazione anche la consigliera di Sinistra Ecologista Sara Diena. "Siamo nel 2024 - ha detto - ed ancora si fanno gli auguri e si regalano le mimose, mentre si parla troppo poco delle rivendicazioni in ambito lavorativo e sociale".

Cinzia Gatti

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