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Cronaca | 18 aprile 2024, 17:35

A Settimo l’ultimo saluto a Pavel, il 45 enne morto nella tragedia del Lago di Suviana [FOTO e VIDEO]

Sette vittime, come alla Thyssen. In tanti oggi per stringersi alla famiglia. Padre di due gemelli di 14 anni, marito di Laura. "Era un grande lavoratore"

A Settimo l’ultimo saluto a Pavel, il 45 enne morto nella tragedia del Lago di Suviana

A Settimo l’ultimo saluto a Pavel, il 45 enne morto nella tragedia del Lago di Suviana

Si alza un vento gelido poco prima dell’arrivo del feretro. Qualche goccia di pioggia, il cielo si fa cupo sopra Settimo Torinese, proprio nei minuti che precedono l’inizio del rito funebre  nella chiesa ortodossa di Settimo Torinese, in via Einaudi. Le temperature miti, praticamente estive, sembrano spazzate vie di colpo.

Il dramma nella centrale di Bargi

In tanti con gli ombrelli sul capezzale della chiesa sono accorsi per l’ultimo saluto a Pavel Petronel Tanase, il 45enne morto nella centrale idroelettrica di Bargi, sul lago di Suviana, nell’appennino bolognese. C’erano persone di fede cattolica, ortodossa, autorità, come la sindaca Elena Piastra e rappresentanti della Città Metropolitana. 

C’era anche personale dell’Enel, venuto a Settimo per esprimere vicinanza alla famiglia in questo momento difficile. 

Come nella strage della Thyssen

Un dramma che troppo presto è scivolato via dalle prime pagine dei giornali, accaduto poco più di una settima fa e che si è portato via sette vite (come nel dramma della ThyssenKrupp). Persone di ogni età, con carriere differenti, e provenienti da ogni angolo d’Italia. La giustizia farà il suo corso, oggi è il tempo di ricordare un lavoratore, ma soprattutto il marito di Laura e il padre di due gemelli di 14 anni. 

Padre Paul Porcescu, intona canti solenni nel riverbero della chiesa, come da tradizione ortodossa, le luci fioche delle candele sono strette nelle mani dei presenti. 

Chi era Pavel Tanase

Ogni fiamma è per Pavel Petronel Tanase, nato a Iasi in Romania, ma in Italia da oltre vent'anni. Dal 2009 viveva a Settimo Torinese e per lavoro era spesso costretto a lunghi viaggi che lo facevano mancare dal comune nella cintura di Torino, dove viveva la famiglia e dove i figli frequentavano la scuola media. L’ultimo viaggio è stato in provincia di Bologna, per un collaudo negli impianti della centrale dove è avvenuta l'esplosione, in dinamiche ancora da chiarire e per cui è stata aperta un’inchiesta condotta dalla Procura di Bologna.

Una tragedia che riguarda tutti

Un viaggio di solo andata, quello che ha preceduto quel fatale 9 aprile. Il dolore ora è di chi resta e oggi è palpabile tra chi ha conosciuto Pavel o per chi semplicemente, con rispetto, sente di esprimere la vicinanza in una tragedia in cui si riconoscono tutti e che non ha religione, colore o differenza sociale.

Daniele Caponnetto

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