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Politica | 20 aprile 2024, 13:22

Giuseppe Conte protagonista a Settimo Torinese: "Dettiamo legge solo sulla legalità" [FOTO e VIDEO]

Alla festa del Movimento 5 Stelle il presidente ha sostenuto la candidata alle Regionali Disabato e criticato il Governo sul PNRR

Giuseppe Conte con M5s

Giuseppe Conte, il leader del Movimento Cinque Stelle, a Settimo Torinese

Giuseppe Conte è intervenuto alla festa del Movimento 5 Stelle a Settimo Torinese. Nel secondo giorno del Movifest, il presidente del Movimento è arrivato intorno alle 11:30 e, dopo un incontro coi giornalisti, ha salutato i candidati sindaci del territorio e, ovviamente, sostenuto la candidata alla presidenza della Regione Sarah Disabato.

"L'aspettativa è di avere un grandissimo riscontro da parte dei cittadini - ha dichiarato Conte -, apprezzamento di quello che facciamo visto che noi sui territori, con le nostre regole, siamo penalizzati per il doppio mandato, per il rigore nella formazione delle liste che impone di non prendere transfughi e acchiappavoti, di rifiutare assolutamente qualsiasi mano allungata da qualche capobastone. Competiamo sui territori partendo da una posizione di svantaggio, però sta ai cittadini riconoscere se tengono a questi valori, a questi principi".


[Giuseppe Conte ospite della Festa del Movimento 5 stelle a Settimo Torinese]

Mancato l'accordo in Piemonte, e da poco usciti dalla guida della Regione Puglia in seguito alle inchieste sul PD, Conte ha commentato i rapporti col centro-sinistra. "Al contrario di quello che si scrive - ha detto - andiamo insieme in coalizione in molti appuntamenti amministrativi. Non è vero che se non dettiamo legge con un nostro candidato non ci siamo, anzi accade proprio il contrario. Dettiamo legge solo su un punto: principi, valori, legalità, trasparenza, che le liste siano formati da candidati credibili e spendibili, su questo non transigiamo".

Proprio a Settimo, PD e 5 Stelle hanno trovato l'accordo per le amministrative di giugno, sostenendo insieme la sindaca uscente Elena Piastra. Anche se negli ultimi giorni ci sono voci su una possibile rottura, ma Conte non ha né confermato né smentito: "Sono i gruppi territoriali coi coordinatori che si stanno confrontando, lasciamo lavorare loro. Si confronteranno, lasciamoli valutare bene la situazione".

Nell'ultimo intervento Conte ha attaccato il Governo sull'uso dei fondi PNRR. "Siamo fortemente preoccupati - ha commentato - perché abbiamo delle risorse importantissime per assicurarci una crescita economica che ormai non si vede più e per coniugarla allo sviluppo sociale. Dispiace vedere un governo che è in ritardo sui progetti e sta definanziando la sanità, comparti per noi importantissimi. Un Governo che in modo molto miope ha voluto rimuovere i controlli pensando di poter accelerare l'attuazione del PNRR ma in realtà sta allestendo una mangiatoia, per infiltrazioni di ogni tipo anche mafiose. Si parla già di 600 milioni di truffe del PNRR dovuti a indagini della Procura Europea, l'86% di queste indagini riguarda l'Italia. Dobbiamo evitare che gli italiani diventino i truffatori d'Europa, questo non possiamo permetterlo. Il governo deve accettare i controlli e anzi rafforzarli".

Il Movifest è in corso dal 19 al 21 aprile al parco De Gasperi di Settimo Torinese, in memoria dell'ex sindaco di Venaria Roberto Falcone, scomparso lo scorso 5 aprile.

Le parole di Conte non hanno tardato a generare reazioni, soprattutto nel campo del centrodestra. "Sono affermazioni irresponsabili, prive di ogni fondamento e che arrivano dall’azzeccagarbugli del Superbonus, una colossale truffa che costerà allo Stato e all’Italia circa 200 miliardi di euro. Le semplificazioni introdotte in tema di Pnrr sono volte esclusivamente alla necessità di accelerare l’attuazione e la messa a terra dei progetti, considerando anche i ritardi sul Piano ereditati da chi ci ha preveduto”, commenta Paola Ambrogio, Senatore di Fratelli d’Italia. “Non mi stupisce – continua Roberto Ravello, dirigente regionale di Fratelli d’Italia – che Conte venga in Piemonte e usi la macchina del fango contro il governo Meloni: probabilmente avrà poco da raccontare in tema di governo regionale e locale. D’altronde i risultati ottenuti a livello amministrativo in questi anni, Torino in testa, sono talmente mediocri da non poter essere motivo di vanto e di discussione”.

Francesco Capuano

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