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Collegno-Rivoli-Grugliasco | 02 aprile 2025, 12:45

Variante Torino-Orbassano: l'Unione Montana Valle Susa critica la priorità data all’opera

Opposizione al progetto: "Serve una programmazione strategica basata su mobilità sostenibile e turismo"

L'Unione Montana critica sulla variante Torino-Orbassano

L'Unione Montana critica sulla variante Torino-Orbassano

L’Unione Montana Valle Susa, insieme ai Comuni di Rivoli, Rivalta e Villarbasse riscontra piena incoerenza nell’accelerata a cui sta assistendo nel processo di approvazione del progetto definitivo della variante Torino-Orbassano con la destinazione di 3 miliardi di euro.

"È davvero questa la priorità per un territorio che, da anni, deve fare i conti con una rete del trasporto pubblico insufficiente? A 13 anni dall’approvazione del progetto preliminare, nella totale assenza di sicurezza in merito ai finanziamenti per la realizzazione del tunnel di base, della tratta nazionale francese e della Bussoleno-Avigliana, l’Unione Montana Valle Susa ritiene anacronistico e pericoloso dare priorità a un’opera che rischia di devastare un’intera area - quella della collina morenica - che deve invece essere protetta da un punto di vista ambientale

ed ecosistemico".

La distribuzione di queste risorse dovrebbe tener conto delle reali esigenze dei cittadini. Dei tre miliardi previsti per la realizzazione della variante Torino-Orbassano, invece, si riscontra che un miliardo proviene dal Fondo per il Trasporto Rapido di Massa, lo stesso che avrebbe dovuto finanziare la metropolitana di Torino.

L’Unione Montana Valle Susa non può che essere contraria a questo ulteriore errore nella programmazione delle infrastrutture del trasporto metropolitano – affermano il presidente Pacifico Banchieri (U.M. Valle Susa) e il vicepresidente Andrea Archinà (U.M. Valle Susa) -. Il rischio è quello di avviare cantieri sparsi, senza una coerenza progettuale, né garanzie finanziarie della realizzazione dell’opera. Denunciamo anzi come lo spostamento delle aree di stoccaggio dei materiali di scavo da Salbertrand a Susa rischi di causare ulteriore devastazione

e disagi a una parte della Valle fondamentale per lo sviluppo dell’intero territorio che, da anni, sta lavorando a una programmazione strategica fondata sulla mobilità e sul turismo sostenibili, nonché sul benessere della popolazione residente che sta pagando a caro prezzo un’opera inutile”.

Comunicato stampa

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