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Cultura e spettacoli | 14 maggio 2025, 12:40

Marionette, burattini e ombre dalla Cina: un viaggio tra mito e tradizione a Casa Gianduja

Dal 15 maggio al 15 settembre, la mostra racconta 2000 anni di teatro di figura cinese

Marionette, burattini e ombre dalla Cina: un viaggio tra mito e tradizione a Casa Gianduja

Un ponte tra oriente e occidente, fatto di fili, bastoni, ombre e racconti antichi: si apre il 15 maggio a Casa Gianduja la mostra "Marionette, Burattini e Ombre dalla Cina", un’affascinante immersione nelle arti performative tradizionali dell’Impero di Mezzo. Curata dalla Fondazione Marionette Grilli, l’esposizione presenta oltre 200 pezzi originali in mostra.

La rassegna anticipa la grande esposizione autunnale “Le Figure dei Sogni”, in programma a ottobre, e intende offrire al pubblico un’esperienza sensoriale e visiva tra teatro, mito e spiritualità, svelando la complessità e la raffinatezza delle tecniche sceniche cinesi.

Un patrimonio che affonda le radici nell’antichità

Le marionette cinesi vantano una storia millenaria: le prime testimonianze risalgono al periodo Han Orientale (25–220 d.C.) e sono spesso legate a riti sciamanici e cerimonie religiose. Ma è con la dinastia Tang (618–907 d.C.) che il teatro di figura entra a far parte dell’apparato ufficiale dell’impero, all’interno del jiaofang, organo di corte dedicato alle arti performative.

Nel tempo, queste marionette – mosse con fili in seta o metallo, da otto fino a trenta per figura – si perfezionano, raggiungendo una sorprendente espressività che accompagna la diffusione popolare del teatro tra dinastie, villaggi e palazzi imperiali.

Burattini: guanto, bastone e stecca

Parallelamente, la tradizione cinese ha sviluppato un ricco repertorio di burattini, già presenti in epoca Tang. A differenza delle marionette, questi sono manipolati dal basso, con movimenti guidati dalla mano del burattinaio o da bastoncini di legno o bambù. Le teste, scolpite e dipinte, sono collegate a stecche mobili che consentono di animare testa, braccia e gambe, offrendo così un teatro dal forte impatto visivo e narrativo.

Il mistero delle ombre

A completare il viaggio, la sezione dedicata al teatro delle ombre, arte scenica tra le più poetiche e antiche. Alcuni testi ne parlano già al tempo della dinastia Song Settentrionale (960–1127 d.C.), ma una leggenda ne attribuisce la nascita al 90 a.C., quando un maestro evocò l’ombra di una concubina defunta per lenire il dolore dell’imperatore Wu. Le sagome, intagliate in pelle di bue o asino, colorate con aniline trasparenti e animate da bastoncini, prendono vita su uno schermo retroilluminato, creando uno spettacolo suggestivo e senza tempo.

Tradizione e arte

A curare la mostra è la Fondazione Marionette Grilli ETS, nata nel 2024 per valorizzare l’enorme patrimonio ereditato dalla Compagnia Marionette Grilli, attiva dal 1978. Con oltre 20.000 figure raccolte, la Fondazione – diretta da Marco Grilli, premiato come miglior burattinaio d’Italia nel 2010 – continua a promuovere il teatro di figura come bene culturale vivo, attraverso spettacoli, conservazione e divulgazione.

Info

Casa Gianduja, via Pettinati 10, dal 15 maggio al 15 settembre. Orari: martedì–domenica ore 10–18.30, info: www.fondazionemarionettegrilli.it

Daniele Angi

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