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Economia e lavoro | 22 maggio 2025, 14:16

Acceso al Poli il primo computer quantistico d’Italia: lavora a -273 gradi e fa calcoli impossibili fino a ieri

Sono 12 in tutto il mondo. Acquistato per 1,2 milioni dai finlandesi di IQM, vede al fianco dell’ateneo anche Fondazione Links e Inrim. Corgnati: “Portiamo il futuro alle aziende e alla società”

Acceso al Poli il primo computer quantistico d’Italia

Acceso al Poli il primo computer quantistico d’Italia

“Clic”. E si comincia. È stato acceso questa mattina per la prima volta il primo computer quantistico in Italia. Un macchinario acquisito dalla finlandese IQM Quantum Computers e stabilito presso il Politecnico di Torino. Non ci sono macchinari simili in tutto il Paese: solo un prototipo a Napoli e, in futuro, un "fratello" che IQM installerà a Bologna. In tutto il mondo, se ne contano soltanto 12.

Un’iniziativa che vede insieme al Poli anche la Fondazione Links e Inrim, istituto nazionale di ricerca metrologica. E una spesa di 1,2 milioni di euro, oltre a 500mila euro per la realizzazione degli spazi, mentre altrettanti ne serviranno per la gestione dell’attività nei prossimi anni.

Il computer, inserito all'interno di quello che può sembrare un grosso "acquario" è caratterizzato da un cilindro molto alto, collegato ad altre due macchine ed emette un rumore tenue, ma continuo.

Un tuffo nel futuro

Più precisamente, si tratta un computer a 5 qubit (i cosiddetti quantum bit), in grado di operare non con i soliti bit e la programmazione binaria fatta da 0 e 1, ma sui principi della fisica quantistica. E a questo si aggiunge la capacità di apprendimento automatico e di compiere sempre più operazioni contemporaneamente.

Calcoli sempre più complessi in tempi sempre più brevi. Un risparmio di energia che può dare impulso a innovazioni per la cybersecurity, ma anche per la crittografia, l’intelligenza artificiale, la finanza, la farmacologia, fino alla logistica. "Ma anche a molti altri settori: dall'aerospazio all'energia, fino alla difesa", specifica il rettore del Politecnico, Stefano Corgnati. "E' un computer in grado di valutare contemporaneamente scenari diversi tra loro, arrivando alla sintesi migliore".

Numeri da brividi

Il computer occupa uno spazio di 4 metri quadri per 3 di altezza e lavora a -273,15 gradi centigradi. Quasi pari allo zero assoluto. Una temperatura cento volte più bassa rispetto a quella dello spazio profondo. A livello di energia, consumerà quanto la ricarica di un’auto elettrica, circa.

Tra coloro che potranno usufruire del nuovo computer ci sono i 30 esperti tra docenti e personale di ricerca, ma anche i 60 studenti che dal 2023 frequentano il Master in quantum computer o il corso di Ingegneria quantistica. Ragazzi che fino a ora si erano dovuti accontentare di simulatori.

Innovazione, ma anche rete di ricerca

Torino non è solo capitale dell’innovazione, ma tutto il territorio cittadino integra conoscenze e infrastrutture di ricerca”, dice ancora il rettore del Politecnico. “Collaborare con Links e Inrim è dunque naturale, visto che siamo complementari - prosegue - ma abbiamo esteso il dialogo al mondo delle imprese per le diverse applicazioni che si possono avere nei diversi settori. Vogliamo portare innovazione verso la società, intesa come industria, ma anche come pubblica amministrazione”.

L’operazione vede già ora manifestazioni di interesse da molte aziende - sottolinea Stefano Buscaglia, direttore generale di Fondazione Links - Un numero che aumenterà, grazie all’accompagnamento dei nostri ricercatori. Si potranno andare a risolvere diversi problemi tecnici finora intrattabili”.

Massimiliano Sciullo

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