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Attualità | 05 giugno 2025, 06:55

Gestione della movida e aule studio notturne: le richieste di Centro e Vanchiglia

Ecco cosa è emerso dal penultimo incontro del progetto "Voci di quartiere". Aurora non vive la Dora

Gestione della movida e aule studio notturne: le richieste di Centro e Vanchiglia

Movida e aule studio, nel bene e nel male. Sono questi i due temi chiave venuti fuori dal penultimo incontro del progetto "Voci di quartiere", che ha visto i cittadini del Centro e di Aurora, Valdocco, Vanchiglia e Vanchiglietta raccontare le loro priorità all'assessore all'urbanistica Paolo Mazzoleni.

Il calendario degli incontri

Il programma di ascolto messo in campo dalla Città di Torino e da Urban Lab per la costruzione condivisa del nuovo piano regolatore, che manca da oltre trent'anni, è quasi giunto a termine, dopo gli incontri dello scorso anno, che tra aprile e novembre 2024 avevano coinvolto 4300 persone e 50 realtà territoriali. Questi nuovi appuntamenti, partiti a febbraio e che si concluderanno il 18 giugno alla Biblioteca Francesco Cognasso, puntano a verificare e approfondire i temi fuoriusciti dalla prima fase.

L'offerta culturale e di divertimento e le opportunità di studio sono emerse come le peculiarità di queste zone: a volte troppo presenti e creatrici di disagio, altre volte troppo assenti. È il caso delle aule studio in centro: tante di giorno ma poche nelle ore serali e notturne.

Spalmare la movida

È anche il caso dei quartieri "gemelli diversi" Vanchiglia e Vanchiglietta. Nel primo, le opportunità per divertirsi sono abbondanti e causano soddisfazione nei giovani - anche se mancano comunque le offerte culturali - e disturbi nei residenti. Nel secondo, al contrario, sono quasi assenti. Da qui la proposta di alcuni cittadini: "spalmare" la movida dalla zona di Santa Giulia al quartiere vicino, per limitare i problemi causati dalla sovrabbondanza di giovani, locali e il conseguente spaccio e fornire più opportunità a un quartiere che, da l'Off Topic in poi, offre ben poco.

Cinema ad Aurora 

Come zone poco sicure, nei quattro quartieri presi in esame a dare più preoccupazioni è - si sa - Aurora. Ma ad essere evitati di notte sono anche i giardini del centro come Cavour e Sambuy e la zona della movida di Santa Giulia, per chi non vi partecipa. Tra le richieste anche un cinema in Aurora e una migliore offerta commerciale in Vanchiglietta.

"Con questi incontri abbiamo capito la forza dei quartieri - ha commentato Mazzoleni -. All'inizio questo viaggio si chiamava 'Torino Cambia' ma questa cosa ha avuto talmente forza che abbiamo cambiato il nome in "Voci di quartiere" e i quartieri sono diventati centrali, non lo erano. Nel 2026 vogliamo riuscire a venire a raccontare il nuovo piano regolatore, che speriamo sarà approvato, ma soprattutto in cosa è cambiato grazie al vostro apporto e a questi incontri".

Francesco Capuano

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