Due comuni della provincia di Torino, Carmagnola e Pianezza, tra i candidati al titolo di capitale italiana del libro 2026. Carmagnola e Pianezza dovranno superare la concorrenza di Avezzano (AQ), Belvedere Marittimo (CS) Nardò (LE), Perugia, Pistoia, San Benedetto del Tronto (AP), Soncino (CR), Squillace (CZ) e Tito (PZ). Il vincitore, che sarà annunciato in autunno al termine del processo di selezione, succederà a Subiaco, comune del Lazio.
“La candidatura di due comuni piemontesi, della provincia di Torino, è sicuramente fonte di orgoglio e soddisfazione - commenta Mario Salvatore Castello, consigliere segretario dell’Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale (Lista Civica Cirio Presidente Pml) -; sono certo che tanto Carmagnola quanto Pianezza abbiano requisiti di assoluto rilievo per competere con rivali di grande blasone e differente dimensione come Perugia e Pistoia. Il titolo di capitale italiana del libro non è solo un riconoscimento di un percorso di valorizzazione del patrimonio culturale, è anche un’opportunità di sviluppo turistico e sociale. I libri e l’editoria, come dimostra il Salone del Libro di Torino, sono in grado di muovere molte persone e di generare un indotto che ricadrà su tutto il territorio; ancora di più, la cultura è veicolo di promozione sociale ed è una risorsa su cui investire per valorizzare quanto di buono ci sia in una comunità”.
“A Pianezza e Carmagnola – continua Castello -, auguro il migliore successo e invio l’apprezzamento per una scelta coraggiosa che guarda tanto alla propria cittadinanza quanto all’accoglienza turistica, auspicando che, dopo Ivrea nel 2022, il titolo di capitale italiana del libro torni in Piemonte”.