Il Center for World University Rankings (CWUR) ha pubblicato la classifica che valuta annualmente le migliori università del mondo. Nell’edizione 2025 sono presenti in classifica 2000 Atenei su più di 21.000 presi in considerazione, di cui 66 italiani.
Nella top 100 europea
L’Università di Torino si posiziona al 242° a livello globale (245° nel 2024) e al 91° posto in Europa (95° nel 2024) stabilendosi nel top 1,2% del ranking. In Italia l’Ateneo torinese consolida la sua posizione confermandosi al 5° posto dopo Sapienza Università di Roma (125°), Università di Padova (178°), Università di Milano (191°) e Università di Bologna (204°). La seguono l’Università di Napoli Federico II (243°), Università di Firenze (274°), Università di Genova (286°), Università di Pisa (288°) e Università di Pavia (327°).
Harvard guida a livello mondiale
A livello mondiale si confermano in testa alla classifica le americane Harvard University, Massachusetts Institute of Technology (MIT) e Stanford University.
Le classifiche del CWUR valutano le università nelle loro attività principali attraverso l’utilizzo di 7 indicatori di prestazione raggruppati in 4 aree con un peso percentuale così distribuito:
· Istruzione: 25%
· Occupabilità: 25%
· Corpo docente: 10%
· Ricerca: 40%
Il Poli tra le 250 Università Top al mondo
Risultati lusinghieri anche per il Politecnico di Torino: l'ateneo si colloca al 242° posto a livello globale, mantenendo di fatto la posizione dello scorso anno (241°), nonostante l'ingresso di quasi 3000 nuovi atenei nella valutazione. In Italia, il 'Poli' si conferma al 5° posto.
In crescita l'indicatore "Citations per Faculty", che misura l'impatto della produzione scientifica, con un miglioramento dalla 254/a alla 230/a posizione. Sale anche l'"Employer Reputation", che valuta la reputazione tra i datori di lavoro, passando dal 165° al 164° posto. In calo, invece, il parametro relativo agli studenti internazionali (356° contro 349°) e quello sull'"International Research Network" (366° contro 297°), ambiti su cui l'ateneo ha già avviato azioni strategiche.
La soddisfazione del Rettore Corgnati
"Siamo stabili in un periodo di feroce competitività, con sempre più università che entrano nella valutazione, e questa per noi è un'ottima notizia - spiega il Rettore Stefano Corgnati - I risultati ci mostrano inoltre come la strada intrapresa dall'attuale governance dell'ateneo sia corretta: sono necessari continui e solidi investimenti per ritrovare, e consolidare, una fondamentale dimensione internazionale".