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Politica | 01 luglio 2025, 09:39

Dermatite Bovina, Bergesio (Lega): “No all’abbattimento indiscriminato, prevenzione e subito impegno sui vaccini”

Lo dichiara il Senatore Giorgio Maria Bergesio (Lega), annunciando di aver depositato un'interrogazione in Senato per chiedere conto delle misure che il Governo intende adottare

Il senatore Bergesio

Il senatore Bergesio

Non possiamo permettere che la filiera zootecnica italiana, e in particolare l'eccellenza del Parmigiano Reggiano e del Grana Padano, sia messa in ginocchio dalla Lumpy Skin Disease (LSD), la Dermatite Bovina. La conferma del focolaio nel Mantovano, il primo in Italia dopo i casi in Sardegna, a un passo dall'Emilia-Romagna, è un campanello d'allarme che non possiamo ignorare. E risale al 29 giugno la conferma del primo focolaio in Francia, in un allevamento della Savoia. È il momento di agire con prontezza e razionalità per evitare abbattimenti indiscriminati e garantire un rapido approvvigionamento di vaccini".
Lo dichiara il Senatore Giorgio Maria Bergesio (Lega), annunciando di aver depositato un'interrogazione in Senato per chiedere conto delle misure che il Governo intende adottare.

La Dermatite Nodulare Contagiosa, malattia virale dei bovini trasmessa da insetti ematofagi – che, come sottolineato dall'EFSA, non colpisce l'uomo né si trasmette tramite latte o carne – provoca gravi perdite economiche alle aziende, dal calo della produzione di latte fino alla morte degli animali. Le prescrizioni attuali prevedono sigilli agli allevamenti e zone di rispetto con divieto di movimentazione dei bovini e dei liquami in un raggio di 20 chilometri, e sorveglianza in un raggio di 50 chilometri.

"La segnalazione in un allevamento mantovano sottolinea l'urgenza di un intervento coordinato e mirato”, prosegue il Senatore Bergesio.

Con la sua interrogazione, il Senatore Bergesio chiede impegni concreti su tre fronti cruciali per la salvaguardia del settore, a cominciare dall’appello ad una profonda riflessione sulla prassi degli abbattimenti: “Occorre valutare bene l'abbattimento di animali che non siano infetti. Perché la precauzione è importante ma non possiamo permetterci di perdere gli animali sani, mettendo a repentaglio la sostenibilità economica dei nostri allevamenti”.

“È urgente adottare protocolli più mirati e scientificamente fondati, che permettano di distinguere con maggiore precisione gli animali effettivamente a rischio da quelli che, pur trovandosi in aree colpite, non sono portatori di infezioni - prosegue il Senatore della Lega -. Questo approccio sarebbe fondamentale per proteggere il patrimonio zootecnico nazionale e per garantire un futuro più resiliente e sostenibile per il settore”.

Poi la necessità di garantire l'approvvigionamento rapido dei vaccini: "La vaccinazione si è dimostrata uno strumento efficace per il controllo della LSD, come avvenuto in altri Paesi europei".

Infine: “Occorre aggiornare le linee guida nazionali per la gestione delle emergenze sanitarie: l’emergenza evidenzia la necessità di rivedere e potenziare i protocolli nazionali per la gestione dei focolai epidemici nel settore zootecnico, in modo da essere pronti ad affrontare future crisi sanitarie".

"Ho fiducia nella serietà e nella competenza del Ministero della Salute. C'è molta preoccupazione. La zootecnia è il motore trainante della nostra economia agricola e un patrimonio genetico frutto di decenni di selezione - conclude il Senatore Bergesio -. Non possiamo permettere che un'epidemia comprometta questo inestimabile valore”.

C.S.

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