La solidarietà non si ferma a Ferragosto. Alcune mense che forniscono pasti ai più bisognosi interrompono il servizio nelle settimane centrali di agosto, così interviene il Comune: presso la casa di ospitalità di via Giorgio Ghedini è istituita una mensa estiva che distribuisce più di 200 pasti al giorno. Il servizio è gestito per il Comune dalla Cooperativa Valdocco, che si occupa anche del dormitorio femminile da quasi 40 posti.
"D'estate - ha spiegato l'assessore ai servizi sociali Jacopo Rosatelli - la casa di ospitalità diventa anche sede di distribuzione di cibo perché alcune delle principali mense del circuito di sostegno ai bisognosi, soprattutto delle diocesi, chiudono ad agosto".
Il Comune monitora quante sono le persone che si recavano nei posti che chiudono e prepara un numero adeguato di porzioni, quasi mai insufficienti. La maggior parte sono anziani, uomini ma anche tante donne, stranieri ma anche italiani, e sono in aumento i giovani. "Negli ultimi anni abbiamo visto un abbassamento dell'età di chi viene aiutato - hanno raccontato dai servizi sociali della Città - e anche un aumento di chi viene qui ma ha una casa, oltre ovviamente agli anziani".
Il pasto è formato da un primo, un secondo con contorno, pane, frutta, acqua e posate usa e getta, il tutto preparato in una busta e da consumare fuori dall'edificio. Di venerdì viene data anche una porzione per il sabato e una per la domenica, giorni in cui la mensa chiude. Il pranzo di Ferragosto è invece stato consegnato in anticipo, oggi 14 agosto, ma per evitare una pausa troppo lunga la distribuzione avrà luogo straordinariamente anche sabato 16.
A occuparsi della distribuzione, con i dipendenti della Valdocco e del servizio Adulti in difficoltà del Comune di Torino, ci sono anche i volontari della Croce Rossa di Mappano, Rivoli e Settimo Torinese e alcuni tirocinanti che vengono scelti tra gli stessi clochard. Si tratta di "tirocini socializzanti" attivati dalla Cooperativa e dal Comune per aiutare le persone senza fissa dimora a recuperare indipendenza, competenze e socialità.
In questo centro sono 14 e partecipano al progetto - che compie dieci anni quest'anno - "Costruire Bellezza" realizzato insieme al Politecnico e all'Università di Torino: un laboratorio in cui docenti e studenti di design e scienze sociali collaborano con tirocinanti, educatori e operatori per realizzare oggetti e attività, contribuendo a costruire abilità, relazioni e fiducia in sé stessi in chi da troppo tempo è stato ai margini.
"Dopo aver risposto ai bisogni primari ci siamo chiesti come aiutare queste persone più in profondità - hanno spiegato Massimo Petrantoni e Davide Bertello della Cooperativa Valdocco, rispettivamente responsabile e direttore della struttura di via Ghedini -. Il tirocinio viene usato come strumento socializzante: vediamo cosa sono in grado di fare e come si muovono in questi contesti. Le persone vedono che vengono ascoltate da docenti, da studenti universitari e si sentono di nuovo importanti perché non sono persone che si prendono cura di loro".