Dopo il successo straordinario dello scorso anno, la “Sagra della Pesca Ripiena” torna anche quest’anno a Vauda, frazione di Rocca Canavese, per la ventitreesima edizione. L’appuntamento è fissato dal 2 al 9 agosto 2025, con gli antichi forni a legna del piccolo borgo pronti a rigenerare l’aroma inconfondibile dei “persi pin”. L’evento, ormai entrato di diritto tra i momenti più attesi dell’estate canavesana, richiama ormai ogni anno visitatori da tutto il Piemonte e non solo. La festa infatti è l’occasione perfetta per riscoprire un dolce semplice ma ricco di memoria, che unisce generazioni e racconta storie di famiglia e tradizione. Un sapore che sa di casa, di infanzia, di una cucina fatta con amore e lentezza che oggi abbiamo smarrito del tutto.
La diversità di una festa tra le tante
Il cuore pulsante della manifestazione resta la forte atmosfera popolare. Non fatevi ingannare però: quella di Vauda non è una sagra qualsiasi, come tante di quelle che costellano la nostra estate. Certo piatti e posate saranno di plastica, tavoli e sedie sobri essenziali, musica e balli in linea con una festa di paese. A rendere questa festa particolare sarà però proprio la qualità della proposta gastronomica, centrata su ricette canavesane e, soprattutto, sulle pesche ripiene. Sono questi ultime che, cotte nei forni a legna della frazione dalle “Signore dei persi pin” coronano ogni sera cene degne di nota, accompagnate da vini scelti oculatamente e all’altezza dei piatti che ogni sera vengono serviti e il cui apprezzamento è confermato di anno in anno dal crescente pubblico della manifestazione.
Gusto, territorio e convivialità
In questo senso i “persi pin”, intorno ai quali ha preso corpo nel tempo l’evento estivo di Vauda, rappresentano un piatto simbolo capace di dire, col suo profumo e il suo sapore, quanto l’essenziale cucina contadina di questa terra sia piena di potenzialità: dai peperoni arrostiti ai tomini in composta, dal Salam ‘d la turgia alle cipolle ripiene, dalla tofeja all’insalata di trippa, tutto parla di una cucina di terra che viene da lontano. Così come le carni alla brace che, del tutto in linea con le grandi grigliate estive, per qualità e cottura raccolgono qui un crescente consenso di pubblico. È un itinerario dunque tra sapori autentici, che Erbaluce e il Rosso Canavesano – ma non solo – valorizzano in una chiave tutta territoriale.
Sapori che resistono al tempo
Ovviamente non posso dirvi come sarà l’edizione 2025 della Fiera della pesca ripiena di Vauda (https://www.facebook.com/sagradellapescaripiena.it/?locale=it_IT) . Se sarà però in linea con le edizioni precedenti – ma il giudizio lo lascio a voi – credo che chi ama i sapori veri, quelli che parlano di casa e di ricordi d’infanzia, non possa mancare questo appuntamento. Intanto per gustarsi i “persi pin” cotti nel forno a legna, che sprigionano sapori e gusti destinati ad andare irrimediabilmente perduti nei nostri forni ipermoderni. Ma anche per gustare una cucina che, pur in una situazione di grandi numeri, si impegna a garantire una genuinità e una qualità capaci di far affiorare ricordi remoti: quelli che si respiravano nelle cascine di queste terre in passato e che, solo grazie alla tenacia delle “Signore dei persi pin”, continua a risuonare ancora oggi.