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Politica | 02 settembre 2025, 20:22

Il sindaco Lo Russo in Argentina per promuovere Torino e rafforzare il rapporti con il Sudamerica

Alla missione prende parte anche una delegazione del Politecnico, guidata dal rettore Corgnati

Il sindaco Lo Russo e il rettore del Politecnico Corgnati

Il sindaco Lo Russo e il rettore del Politecnico Corgnati

Rafforzare i rapporti istituzionali tra Torino e le principali città argentine, promuovere la nostra città come polo di innovazione, cultura, sostenibilità, turismo, ricerca e alta formazione, accompagnare la creazione di reti accademiche tra il Politecnico di Torino e le università argentine, creare nuove opportunità di cooperazione nei settori della cultura, dell’economia, dell’industria, dell’innovazione e dell’educazione, rafforzare i legami storici e culturali con la comunità italiana e, in particolar modo, piemontese residente in quel territorio. 

Sono questi gli obiettivi della missione istituzionale in Argentina che questa settimana vede impegnato, nella sua doppia veste di sindaco della Città metropolitana e della Città di Torino, il sindaco Stefano Lo Russo insieme ad una delegazione della Città metropolitana e ad una del Politecnico di Torino guidata dal rettore Stefano Corgnati. La delegazione si sposterà tra le città di Còrdoba, Rosario e la capitale Buenos Aires.

Proprio nella provincia di Còrdoba, dove si era concentrata l’emigrazione dalla provincia torinese, sono attivi decine di gemellaggi tra i comuni argentini e quelli torinesi. A fine 2023 i gemellaggi fra Comuni piemontesi e Comuni dell'Argentina hanno raggiunto quota 63, ma la ricerca delle radici da parte dei piemontesi d'Argentina continua. Si può dire che in Argentina è vivo e attivo “un altro Piemonte” che, fra emigrati della prima e seconda migrazione e oriundi, conta tra i 3 milioni e i 3 milioni e mezzo di corregionali.

“Torino e la sua area metropolitana, così come tutto il Piemonte - spiega il sindaco Stefano Lo Russo - hanno un legame strettissimo con l’Argentina, una nazione che conta una comunità di cittadini di origini italiane tra le più numerose al mondo. Sono discendenti di quei piemontesi che tra la fine del XIX e l’inizio del XX secolo emigrarono in cerca di una vita migliore in Argentina, una terra con una cultura rurale che ricordava quella del Piemonte, e hanno mantenuto un forte legame con la memoria e le tradizioni del nostro territorio. Questa missione sarà l’occasione per conoscerli e ricostruire le radici di un passato nemmeno troppo lontano e ancora molto sentito e vivo. Ma anche una preziosa opportunità per promuovere tante occasioni di collaborazione tra le nostre città su numerosi fronti, dalla formazione universitaria a cultura, innovazione, industria in una preziosa occasione di scambio reciproco”.

“Per il Politecnico l’area dell’America Latina è considerata strategica. Qui esiste già una consolida e storica presenza di tante iniziative dell'Ateneo che, oggi, vanno riportate ad un coordinamento istituzionale al fine di garantire una presenza attiva in termini di attività didattica. Nella missione andremo a individuare le principali università partner con cui strutturare i doppi titoli di laurea nei vari settori dell'ingegneria, dell'architettura, del design e della pianificazione, e parallelamente amplificare le attività di ricerca e innovazione in settori come quelli della mobilità, dell’energia e dell’ambiente, che oggi ci vengono ampiamente richiesti. In America Latina vogliamo rafforzare i rapporti tra i nostri gruppi di ricerca, dipartimenti e centri dipartimentali, andando ad aprirli ad altri settori strategici come il biomedicale e l’aerospazio. Inoltre andremo a incentivare ulteriormente la mobilità degli studenti, sia incoming che outgoing rispetto a queste aree geografiche, grazie anche alle maggiori facilità linguistiche, alle affinità culturali e alle importanti reti delle associazioni degli italiani all'estero, in questo caso molto presenti – commenta il rettore del Politecnico Stefano Corgnati, che ricorda come tutte le attività che riguardano le relazioni universitarie e gli sviluppi delle attività di ricerca e innovazione sono condotte e coordinate di concerto con l’Ambasciata d’Italia in Argentina –. Questa nostra prima missione Argentina si colloca quindi nell’ampio contesto del piano di attuazione della strategia di internazionalizzazione dell'Ateneo. Identificheremo, pertanto, oltre alle università partner, anche i luoghi in cui andremo a creare i veri e propri hub, presidi continui con la nostra presenza di docenti e ricercatori. Inoltre, seguendo i modelli già utilizzati in Asia, cercheremo di essere non solo un servizio all'università ma di rappresentare un ponte per tutto il nostro territorio, e di essere anche una fonte di science diplomacy per il nostro sistema Paese. In questo percorso sarà fondamentale il consolidamento della relazione industriale, sia per la presenza in questi Paesi di società leader italiane sia per aprire alle nostre realtà industriali nuove opportunità di sviluppo attraverso processi di innovazione”.

Prima tappa a Còrdoba dove ieri la delegazione ha visitato il memoriale realizzato dalla Città di Cordoba con la collaborazione della Città di Torino, con cui è gemellata. Il memoriale si articola in una serie di incisioni sulla facciata dell'ex centro di detenzione clandestina "D2”, omaggio agli assassinati e ai desaparecidos nella provincia di Cordova. Persone che scomparvero e che furono rapite, torturate, uccise dalle forze repressive dello Stato tra il 1969 e il 1983.

Sindaco e rettore hanno avuto un colloquio con la console generale d’Italia a Córdoba Maria Luisa Lapresa. Per la Città di Torino è stata anche l’occasione per ritirare ufficialmente il premio  “Best Practice in Citizen Participation” conferitogli nel maggio scorso nella Città di Cordoba nel corso della XXIV Conferenza Annuale dell’Osservatorio Internazionale sulla Democrazia Partecipativa, una rete globale che riunisce governi locali, regionali, accademici e organizzazioni della società civile impegnati a promuovere e condividere esperienze innovative di partecipazione pubblica. Torino si è aggiudicata la Menzione Speciale “Gestione urbana e spazio pubblico” con l'iniziativa “Voci di quartiere” la campagna di ascolto e impegno civico per il nuovo Piano Regolatore Generale.

L'Universidad Nacional de Cordoba è stata una delle prime università argentine con la quale il Politecnico ha siglato un accordo di doppio titolo nei primi anni 2000 e sempre ieri, in un incontro ufficiale tra il rettore del Politecnico di Torino e il rettore dell'Universidad Nacional de Cordoba Jhon Boretto, l’intesa è stata rinnovata focalizzandola sulla ricerca congiunta nei settori della mecchinizzazione agricola e dell’aerospazio.

Oggi il sindaco Lo Russo ha incontrato il sindaco di Còrdoba Daniel Passerini per dare avvio delle celebrazioni per il 40esimo anniversario del gemellaggio della città argentina con Torino, siglato nel 1986, e poi la vice governatrice della Provincia di Córdoba, Myrian Prunotto per la firma di una lettera di intenti con la Città metropolitana di Torino.

In ultimo è in corso l’appuntamento con la comunità piemontese locale cui sono presenti una decina di associazioni della provincia, rappresentanti del CePIT (Centro Piemontese di Innovazione Tecnologica), della FAPA (Federazione delle Associazioni Piemontesi dell'Argentina) e AFAPIECO - Asociación Familia Piemontesa de Córdoba.

comunicato stampa

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