/ Politica

Politica | 17 settembre 2025, 16:36

Dal tabù sessualità alle barriere architettoniche: Torino vuole diventare sempre più accessibile

All'apertura dell'assessore Rosatelli replica Iannò: "L’amministrazione non fa nulla, manca la progettualità"

Dal tabù sessualità alle barriere architettoniche: Torino vuole diventare sempre più accessibile

A Torino il tema della disabilità non si limita alle barriere architettoniche ma si estende anche a questioni spesso considerate tabù, come la vita sessuale delle persone con disabilità. "È un tema che riguarda il pieno sviluppo della persona – ha spiegato l’assessore alle Politiche Sociali Jacopo Rosatelli Ci stiamo muovendo anche su questa frontiera, perché non possiamo più sottovalutarla: lo sancisce la Costituzione e una società matura non può ignorare domande così profonde".

Quello della sessualità è solo uno dei tanti fronti su cui la città si sta impegnando. Da due anni, con la figura del disability manager, Torino raccoglie e concretizza le segnalazioni dei cittadini, trasformandole in azioni mirate: dal supporto per la documentazione ufficiale ai controlli su impianti sportivi e giardini comunali, fino alla verifica che i nuovi interventi finanziati dal Pnrr rispettino pienamente i criteri di accessibilità.

"La piena accessibilità è un grande tema – ha spiegato il disability manager della Città di Torino, Antonino CalvanoNon può essere un documento formale, ma uno strumento progressivo, da aggiornare negli anni man mano che si abbattono le barriere".

Corsi, segnalazioni e nuova sensibilità

Un lavoro che ha prodotto corsi di sensibilizzazione, sperimentazioni per facilitare la comunicazione tra uffici e cittadini, e una rete di servizi sempre più attenta al tema. "Rispetto agli anni passati – ha aggiunto Calvano – abbiamo registrato una maggiore sensibilità, per esempio nei nuovi impianti sportivi o nei teatri si nota un’attenzione particolare all’accessibilità".

Le critiche di Iannò: "Lavoro in ritardo"

Critico invece il consigliere del gruppo Misto Torino Libero Pensiero, Pino Iannò: "Sono un po’ amareggiato sul piano politico e personale nell’apprendere che prima non esisteva nulla di mappato: questo lavoro doveva essere già stato avviato e ciò evidenzia negligenza soprattutto dalla parte politica. Dal mio punto di vista questa amministrazione sul piano disabilità sta facendo quasi nulla, soprattutto per mancanza di progettualità".

Catanzaro: "Non dimenticare la disabilità intellettiva"

Più equilibrata la posizione del consigliere del Pd, Angelo Catanzaro: "Su questo programma ho trovato molti più aspetti legati alla disabilità fisica e motoria, ma non dobbiamo dimenticarci anche di quella intellettiva e sensoriale. Ma da quando c’è questo compartimento, e anche grazie all'assessorato, il tema dell’accessibilità e disabilità è andato sempre più crescendo. C’è da apprezzare il pragmatismo della figura del disability manager, che si sta dimostrando una valida scelta".

Le prossime priorità

Lo stesso Calvano ha annunciato che il prossimo semestre l’attenzione sarà concentrata sulle Circoscrizioni e sugli immobili comunali, con circa trenta segnalazioni raccolte negli ultimi sei mesi, in calo rispetto al periodo precedente. "Non mancano però le segnalazioni che non rientrano nelle nostre competenze – ha precisato – come quelle relative a barriere in banche, cinema o uffici postali".

Marco D’Agostino

TI RICORDI COSA È SUCCESSO L’ANNO SCORSO A SETTEMBRE?
Ascolta il podcast con le notizie da non dimenticare

Ascolta "Un anno di notizie da non dimenticare 2024" su Spreaker.
Prima Pagina|Archivio|Redazione|Invia un Comunicato Stampa|Pubblicità|Scrivi al Direttore|Premium