Dopo un’estate di schiamazzi, bivacchi e segnalazioni, la vicenda dei giardini dell’ex Venchi Unica, nel quartiere Pozzo Strada, è tornata a tenere banco grazie a un’interpellanza presentata dal consigliere comunale del Movimento 5 Stelle, Andrea Russi, che ha raccolto le lamentele di decine di residenti esasperati da mesi di disturbi notturni, bottiglie rotte e danneggiamenti del verde pubblico.
“Non si tratta solo di qualche ragazzo che si ritrova in zona - ha spiegato Russi -, ma di un problema di vivibilità serale e quiete pubblica testimoniato da decine di proteste. Parliamo di risse, motorini nell’area pedonale, fuochi accesi e persino un divano portato per bivaccare. Servono risposte concrete”.
"Controlli sì, ma nessun allarme"
A replicare in Consiglio comunale è stato l’assessore alla Sicurezza Marco Porcedda, che ha illustrato gli esiti dei sopralluoghi effettuati dalle forze dell’ordine nei mesi scorsi:
“Gli agenti della Polizia municipale hanno eseguito più controlli – il 5 luglio, il 5 agosto e il 3 settembre – riscontrando la presenza abituale di un gruppo di circa quindici persone, ma senza episodi di vandalismo o disturbo della quiete pubblica. Nell’ultimo intervento, del 23 settembre, sono stati identificati altri venti soggetti. Nessuna violazione rilevante”.
Un quadro che, secondo l’amministrazione, non giustifica misure straordinarie, ma che lascia aperta la discussione su possibili interventi strutturali o modifiche alla configurazione del parco.
Residenti pronti a chiudere l’area
Parallelamente al confronto politico, il Supercondominio che riunisce i palazzi attorno ai giardini ha deciso di agire autonomamente. Dopo tre anni di discussione, l’assemblea condominiale ha varato un progetto per chiudere l’area verde con cancellate e accessi regolamentati negli orari, per impedire l’ingresso ai porticati durante la notte.
Manca solo l’ultimo passaggio: il voto sul preventivo da 10mila euro, necessario per presentare la pratica al Comune di Torino. L’obiettivo, spiegano i residenti, è “porre fine alle notti insonni e restituire decoro al quartiere”.
Un’estate difficile
Durante la scorsa estate, le segnalazioni si sono moltiplicate. In molti raccontano di assembramenti fino alle 4 del mattino, musica ad alto volume, bottiglie di vetro rotte e resti di bivacchi. “Una notte si sono portati un divano - racconta una residente -, e al mattino il giardino era una discarica: cocci, lattine, cartoni di pizza ovunque”.
Altri, come Giancarlo De Faveri, hanno provato la via del dialogo: “Ma quando chiudono le scuole, la situazione diventa ingestibile”. In Circoscrizione 3, invece, ha chiesto interventi concreti il consigliere del Movimento 5 Stelle, Valentino Troisi.














