La Quarta Commissione Sanità, presieduta da Luigi Icardi, ha licenziato a maggioranza la proposta di deliberazione della Giunta regionale per l’accorpamento del Presidio Sant’Anna all’Azienda ospedaliera Infantile Regina Margherita (O.I.R.M.), con conseguente ridenominazione in “A.O. O.I.R.M. - Sant’Anna”.
La proposta è stata presentata dall’assessore regionale alla Sanità Federico Riboldi: “Come noto - ha detto - la Giunta regionale ha deciso di lavorare a un ulteriore scorporo dalla Città della Salute, includendo anche il Sant’Anna oltre al Regina Margherita, che in passato erano già insieme. Oggi la Città della Salute e della Scienza è una struttura enorme, pachidermica, la più grande d’Italia: riteniamo che lavorare sulla razionalizzazione e sull’efficientamento sia utile per mantenere e migliorare l’eccellente servizio fornito da queste strutture”. L’assessore ha illustrato il percorso previsto, centrato sull’ambito ginecologico e neonatale, con l’obiettivo di creare un continuum nel cosiddetto “percorso mamma-bambino”, che segua in modo integrato tutte le fasi dell’assistenza. È stata inoltre richiamata l’ipotesi di realizzare un nuovo ospedale psichiatrico, mantenendo le attività nell’area attuale.
Alice Ravinale (Avs) ha osservato: “Sulla questione edilizia attendiamo i rendering e il progetto per poterci esprimere. Ci lascia perplesse che tutto ciò che è necessario per lo scorporo sarà fatto con un’ulteriore delibera. Perché ci portate oggi un documento di sole intenzioni? Inoltre stupisce che si affermi che tutto questo non comporterà ulteriori spese”.
Sarah Disabato (Movimento 5 Stelle) ha aggiunto: “Questa delibera è praticamente un ordine del giorno: non c’è nulla di concreto su come avverrà in pratica lo scorporo. Mancano certezze e dettagli operativi”.
Daniele Valle (Partito Democratico) ha quindi evidenziato: “Mentre la tendenza sanitaria è verso la multidisciplinarietà, ci sembra un passo indietro questo tipo di scorporo. Si tratta di strutture talmente collegate che dovrebbero anche restare anche fisicamente vicine, oltre che dialogare a livello amministrativo e organizzativo”.
Mauro Salizzoni (Partito Democratico) ha posto l’accento sulla collocazione: “Non si capisce dove verrebbe collocata la nuova struttura del materno-infantile: nella torre prevista al Parco della Salute o nell’attuale area del Regina Margherita?”.
Sulla stessa linea Valentina Cera (Partito Democratico), che ha definito lo scorporo “anacronistico”. Gianna Pentenero (Partito Democratico) ha sottolineato la "necessità di maggiore trasparenza economica: sarebbe opportuno che nella delibera fossero indicate le cifre necessarie e una valutazione economica dello scorporo”. Monica Canalis (Partito Democratico) ha infine espresso preoccupazione “per i riflessi che questo scorporo può avere sul futuro Parco della Salute”.
“Voglio rassicurare – ha concluso l’assessore Riboldi – che rispetto all’iter del Parco della Salute nulla cambia. Tutti i presidi previsti resteranno. L’edificio destinato a ospitare il Regina Margherita, la cosiddetta torre pediatrica, sarà esterno all’opera del Parco della Salute, e dunque non inciderà sulla progettualità in corso. Tuttavia, sarà adiacente all’attuale struttura, su terreni già di proprietà della Regione, e ciò consentirà di collegare in modo più efficiente i due presidi, oggi vicini ma non immediatamente connessi”.














