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Economia e lavoro | 21 novembre 2025, 11:49

Ikea di Collegno, oggi e domani sciopero dei dipendenti con presidio per turni, salario variabile e "premio bluff"

I manifestanti si sono dati appuntamento davanti al punto vendita dalle 8:30 alle 17

Prima di due giornate di sciopero per i lavoratori Ikea di Collegno

Prima di due giornate di sciopero per i lavoratori Ikea di Collegno

Sciopero oggi e domani, per i lavoratori Ikea di Collegno, con presidio davanti al punto vendita dalle 8:30 alle 17: due giornate per protestare contro la precarietà dei turni, il mancato salario variabile e quello che i sindacati definiscono il “premio bluff”.

Le motivazioni della protesta

La  manifestazione è organizzata da Filcams CGIL Torino, UILTuCS e Flaica Cub, che spiegano "La protesta nasce dal mancato pagamento del salario variabile per il secondo anno consecutivo e dall’assenza di rinnovo del Contratto Integrativo Aziendale, scaduto ormai da sei anni. A questo si aggiunge una condizione diffusa di precarietà: il 70% delle lavoratrici e dei lavoratori è costretto a un part-time involontario, con turni che cambiano di settimana in settimana. La gestione di ROL, ferie e lavoro festivo continua a essere opaca e sempre a favore dell’azienda, mentre la chiusura del reparto di assistenza clienti telefonica post-vendita, appaltato a call center esterni, ha ulteriormente peggiorato le condizioni di lavoro".

Queste scelte aziendali, proseguono i rappresentanti dei lavoratori, "unite al cosiddetto “premio bluff” che non restituisce dignità né valore al lavoro, hanno esasperato le lavoratrici e i lavoratori, costringendoli alla mobilitazione, che a livello nazionale hanno già programmato uno sciopero nazionale di tutti i punti vendita proclamato per il 5 dicembre".

Nessun weekend lungo

Con una precisazione legata alle recenti discussioni sulle accuse di weekend lungo arrivate dal mondo della politica. "Sottolineiamo come le lavoratrici e i lavoratori IKEA lavorino anche il sabato e la domenica. Rinunciare alla paga del venerdì per scioperare e tornare al lavoro il giorno successivo è un sacrificio reale, che dimostra la determinazione della protesta. La stessa determinazione con cui lavoratrici e lavoratori chiedono rispetto, salario e diritti veri".

La replica di Ikea

Posizioni cui replica l'azienda con una nota ufficiale in cui spiega: "Pur nel pieno rispetto del diritto di sciopero, precisiamo che per quanto concerne il premio di partecipazione, esso costituisce un sistema premiale strettamente correlato al raggiungimento di specifici obiettivi prefissati e condivisi con il sindacato.  Purtroppo, il mancato conseguimento di tali obiettivi non consente, per l'anno in corso, di erogare il premio a tutti i co-worker. Rimane il rammarico per non aver raggiunto un accordo per il rinnovo del contratto integrativo che avrebbe consentito a tutti i coworker, anche quelli di Torino,  di fruire un premio di gran lunga migliorativo rispetto all’attuale sistema premiante. Ikea ha costantemente ricercato un confronto con le sigle sindacali e conferma la propria disponibilità a sottoscrivere il Contratto in qualsiasi momento – anche con una durata ridotta rispetto alla normale vigenza – sulla base della proposta aziendale, evidentemente migliorativa. Riteniamo che tutte le altre affermazioni siano non corrette e fuorvianti. In particolare, la notizia della chiusura del nostro servizio clienti telefonico post-vendita e dell'affidamento a call center esterni è del tutto infondata. L'assistenza alle vendite rimane una funzione interna all'azienda e IKEA sta continuando a investire per migliorare le competenze dei suoi co-worker che lavorano in tutti i ruoli del servizio clienti da remoto. E' superfluo ma doveroso tuttavia sottolineare che non sono previste conseguenze in termini occupazionali".

Massimiliano Sciullo

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