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Economia e lavoro | 05 dicembre 2025, 14:38

Innovazione, difesa delle montagne e cooperazione: premiate le aziende agricole piemontesi

Confcooperative Piemonte ha presentato i dati del 2025 tra difficoltà e ripartenze

Confcooperative Piemonte ha presentato i dati 2025 tra difficoltà e ripartenze

Confcooperative Piemonte ha presentato i dati 2025 tra difficoltà e ripartenze

È tornato l'appuntamento annuale di Confcooperative Fedagripesca Piemonte, un momento per fare il punto della produzione dell'anno in corso e premiare le aziende che si sono distinte in sostenibilità, responsabilità sociale e legame con il territorio. Si tratta della cerimonia di consegna del Premio Melograno, giunto alla terza edizione e svolto nella sede di Confcooperative Piemonte, in corso Francia a Torino.

La federazione raggruppa quasi la metà delle aziende agricole piemontesi - più di 40 mila, pari al 47% regionale, riunite in 180 imprese cooperative - ma la fotografia dei diversi settori produttivi non è buona.

Le tante sfide da affrontare

Nocciole, miele, cereali, riso, latte, viti e allevamenti devono affrontare, chi più chi meno, gli stessi problemi: aumento dei costi, concorrenza extra UE, mancato ricambio generazionale e difficoltà di produzione legate ai cambiamenti climatici e alle normative europee.

Il riso, ad esempio, ha visto aumentare le importazioni dall'Asia del 30%. Sommato alle conseguenze della mancanza dell'acqua, gli agricoltori piemontesi vendono a prezzo inferiore rispetto a quello di produzione. Il latte ha visto un aumento di prezzo ma una diminuzione dei consumi, che sta mettendo in allarme il settore. È stato invece un buon anno per il gorgonzola, che ha visto la produzione crescere quasi del 2% rispetto al 2024.

In calo anche la produzione del prodotto simbolo del Piemonte, il vino, che non attraversa un buon momento nonostante resti il settore più produttivo di Confcooperative Piemonte, con 4624 soci che producono 218 milioni di euro. Lo stesso vale per il mais, calato del 7%.

Riguardo l'allevamento dei bovini, il Piemonte rimane la prima regione in Italia per numero di capi, pari al 12% nazionale, anche se si registra un calo sul totale. A registrare valori positivi sono invece le nocciole, con un +30% rispetto al 2024 e con la nocciola trilobata che vale il 15% in più.

I commenti

"In uno scenario complesso, la cooperazione continua a dimostrare di essere un elemento decisivo per la competitività agricola piemontese e per la tenuta dei territori più fragili - ha dichiarato Domenico Sorasio, Segretario di Confcooperative Fedagripesca Piemonte - L’annata 2025 racconta un’agricoltura che, pur sotto pressione, continua a innovare, a cercare strumenti comuni, a unirsi per affrontare mercati sempre più difficili".

A ritirare il Premio Melograno sono state cinque aziende, esempi positivi di visione, resilienza e contributo alla comunità. Associazione Risicoltori Piemontesi ha dimostrato l'importanza di unirsi e cooperare, in un settore solitamente individualista. Latteria Sociale Antigoriana di Crodo e Caseificio Alta Valsesia sono due importante presidi nei territori montani, che contribuiscono a mantenere vivi. Orbita e Cantina tre secoli, infine, sono esempi di innovazione e visione strategica.

"Questo riconoscimento serve a ricordarci l'importanza della cooperazione dei soci, di cui il melograno è il simbolo - ha commentato Stefania Buffagni, Direttrice di Confcooperative Piemonte - Abbiamo visto trend negativi, cali di produzione e difficoltà di commercializzazione, sfide climatico ambientali che ogni giorno ci troviamo ad affrontare. In natura un organismo per reagire alle difficoltà cambia, e così noi dobbiamo rivedere l'organizzazione delle cooperative partendo da questa riflessione: in agricoltura la tradizione è un'innovazione che ce l'ha fatta. Dobbiamo utilizzare nuovi strumenti, coniugandoli con competenze agricole e manageriali solide, e momenti come questi di scambio reciproco sono importanti".

Francesco Capuano

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