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I corsivi di Virginia | 24 dicembre 2025, 11:25

Nuove feste, nuovo metabolismo

Come cambia l’alimentazione delle festività tra scienza, consapevolezza e prevenzione

Nuove feste, nuovo metabolismo

Le festività natalizie e l’arrivo del nuovo anno rappresentano da sempre un momento delicato per l’equilibrio alimentare. Tradizionalmente associate a eccessi, abbuffate e brindisi ripetuti, oggi le feste stanno vivendo una profonda trasformazione. Il 2025 segna un cambio di paradigma: il cibo non è più vissuto come una “deroga temporanea” alle regole del benessere, ma come parte integrante di uno stile di vita consapevole, anche nei momenti di celebrazione.

Negli ultimi anni, la divulgazione scientifica ha portato maggiore attenzione su temi come metabolismo, infiammazione cronica, salute intestinale e prevenzione. Concetti un tempo relegati agli ambienti clinici oggi entrano nel linguaggio quotidiano e influenzano anche le scelte alimentari delle feste. Le tavole restano ricche e conviviali, ma diventano più ragionate: porzioni più contenute, ingredienti di qualità, attenzione alla combinazione dei nutrienti.

In questo contesto, l’alimentazione delle festività diventa un vero banco di prova per misurare la nostra capacità di integrare piacere e salute, tradizione e innovazione. Per capire come affrontare Natale e Capodanno senza compromettere il benessere metabolico, abbiamo intervistato il Dott. Marco Zanetti, nutrizionista e divulgatore scientifico, da anni impegnato nello studio del rapporto tra alimentazione e stili di vita moderni.

Dott. Zanetti, oggi si parla di “nuova alimentazione” anche durante le feste. Cosa significa dal punto di vista scientifico?

«Significa superare il concetto di alimentazione dicotomica, dove esistono cibi “giusti” e cibi “sbagliati”. La scienza ci dice che ciò che conta è la continuità nel tempo. Un pasto abbondante non compromette il metabolismo se è inserito in un contesto equilibrato. La nuova alimentazione delle feste si basa sulla flessibilità metabolica: alternare pasti più ricchi a pasti leggeri, mantenendo un buon apporto di fibre, proteine e micronutrienti.»

Le feste sono cambiate anche per via della tecnologia. Questo influisce davvero su come mangiamo?

«Assolutamente sì. La tecnologia ha modificato sia l’accesso al cibo sia la consapevolezza alimentare. Oggi è più facile ordinare piatti pronti, ma è anche più semplice monitorare ciò che mangiamo. App, smartwatch e strumenti di tracciamento aiutano a capire come reagisce il corpo a determinati alimenti. Se usata correttamente, la tecnologia diventa un alleato del benessere, anche durante le festività.»

Il cenone di Natale è spesso il momento più critico. Come gestirlo senza sovraccaricare il metabolismo?

«Dal punto di vista nutrizionale, il problema non è il singolo piatto, ma la somma di molti alimenti ricchi di grassi, zuccheri e alcol nello stesso pasto. Il consiglio è scegliere, non accumulare. Inserire verdure e proteine aiuta a modulare la risposta glicemica e a favorire la sazietà. Se si sceglie un dolce importante, è corretto alleggerire il resto del pasto. E non dimentichiamo che, dopo un pranzo abbondante, una cena leggera può essere una scelta intelligente.»

Capodanno è sinonimo di brindisi. Che impatto ha l’alcol sul nostro organismo?

«L’alcol è uno stress metabolico significativo. Il fegato, per smaltirlo, interrompe temporaneamente il metabolismo dei grassi, favorendo accumulo lipidico e infiammazione. Ecco perché è importante alternare alcol e acqua, limitare i superalcolici e vivere il brindisi come un gesto simbolico, non come un consumo continuativo. Sempre più persone scelgono festeggiamenti esperienziali, e questo è un segnale positivo.»

Quali sono gli alimenti “chiave” del 2025 da portare sulle tavole delle feste?

«La ricerca nutrizionale evidenzia l’importanza di alimenti funzionali: verdure fermentate per il microbiota intestinale, legumi come fonte di proteine sostenibili, alghe ricche di micronutrienti e semi antichi come quinoa e grano saraceno. Inserirli nei menù delle feste migliora la digestione, la sazietà e riduce il carico infiammatorio.»

Dopo le feste molti pensano a diete drastiche. È davvero necessario?

«No, anzi è controproducente. Il corpo ha bisogno di recupero, non di punizione. Meglio ripristinare gradualmente la regolarità dei pasti, aumentare l’idratazione, dormire bene e muoversi. Il benessere duraturo nasce dalla continuità delle buone abitudini, non dalle restrizioni improvvise.»

Alimentazione e sostenibilità: che ruolo hanno durante le feste?

«Un ruolo centrale. Ridurre gli sprechi alimentari, scegliere ingredienti stagionali e riutilizzare gli avanzi non è solo una scelta etica, ma anche salutare. Una spesa più consapevole porta automaticamente a pasti meglio bilanciati. Le feste possono diventare un momento educativo, un’occasione per costruire abitudini che ci accompagneranno anche nel nuovo anno.»

Un messaggio finale per iniziare il 2026 nel modo giusto?

«Non vivete il cibo come un nemico, nemmeno durante le feste. Mangiare è un atto culturale, sociale e biologico. L’obiettivo non è la perfezione, ma l’equilibrio. Se impariamo a portare consapevolezza anche nei momenti di festa, il nuovo anno inizia già con un passo avanti verso il benessere.»

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Virginia Sanchesi

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