Un ciclo di 15 incontri per un totale di 30 conferenze, dedicato ai migliori giovani del territorio per insegnare loro ad affrontare il "mondo che verrà". Ma grazie allo streaming e alla tecnologia on demand, la platea sarà potenzialmente sconfinata.
Dal 31 ottobre al 22 maggio l'aula magna del Politecnico ospiterà l'esposizione delle massime conoscenze attualmente disponibili su scienze, metodi, ma anche imprenditoria, sistemi complessi, energia, immigrazione e la vita che si allunga. Una cassetta degli attrezzi indispensabile e trasversale per "Costruire il futuro", come è stato intitolata l'intera iniziativa. Alla presenza di grandi relatori e sulla base di un'idea del maggior divulgatore scientifico del nostro Paese, Piero Angela.
Stimoli, informazioni e input da dare alle prossime generazioni. Quattrocento tra universitari e studenti delle superiori saranno coinvolti in quella che è un'intuizione nata due anni fa proprio tra Piero Angela e Francesco Profumo, attuale presidente della Compagnia di San Paolo, che sostiene l'iniziativa, durante una chiacchierata a Camogli. "Era un'idea nebulosa, ma doveva essere concretizzata - spiega Piero Angela -. Sono convinto che i giovani, anche brillanti, devono essere pronti ai grandissimi cambiamenti che sono in arrivo nei prossimi anni e stanno vivendo il momento in cui la mente si forma e il quadro di ciò che sta succedendo può essere colto in maniera più efficace. E spero che al termine di questo ciclo di conferenze avranno un quadro completo per orientare le scelte per il loro futuro". "O meglio - aggiunge - nessuno può predire il futuro, ma è come in una partita a scacchi: una sequenza di mosse per proseguire la sfida e non dover abbandonare, sconfitti".
"Conoscere e incontrare i ragazzi e gli studenti degli ultimi anni di liceo apre una visione sul mondo attuale - aggiunge Francesco Profumo, ex rettore del Politecnico ed ex ministro - e molti di loro mostrano curiosità su ciò che incontreranno in futuro. Ma se un tempo chiedevano notizie sui processori, ora sono preoccupati dal sapere se la scelta che faranno sarà ancora utile sette anni dopo a trovare un lavoro". "Ma certezze non ce ne sono - continua - e l'importante allora è studiare e imparare ad affrontare i problemi. Ecco perché gli studenti selezionati non sono soltanto bravi, ma anche appassionati".
"Un'idea geniale e appassionante di cui beneficerà tutta la scuola torinese - commenta Fabrizio Manca, direttore dell'ufficio scolastico regionale in Piemonte -. All'iniziativa parteciperanno oltre 170 studenti delle classi quarte degli istituti superiori e al termine della manifestazione ci sarà un riconoscimento, se le scuole vorranno, come credito formativo o come parte del percorso di alternanza scuola-lavoro. E magari chiederemo loro di farsi tramite verso i ragazzi più giovani condividendo e dunque insegnando ciò che avranno appreso".
A fare gli onori di casa, l'attuale rettore del Politecnico, Marco Gilli. "Con Piero Angela abbiamo trovato comunione di intenti. Al G7 il ministro tedesco ci ha detto che è così difficile prevedere il futuro, che secondo alcune stime il 65% dei bimbi europei che vanno oggi alle elementari non solo non sanno che lavoro faranno da grandi, ma nemmeno che nome avrà, quel lavoro. Un'incertezza che anche un ateneo tecnico come il nostro deve affrontare, ragionando non solo sulla tecnologia ma anche sul suo impatto sulla società, attingendo quindi a nozioni trasversali che vanno dalle scienze sociali alla filosofia. Per questo, le conferenze pensate con Piero Angela rappresentano un'enorme opportunità. Una grande occasione di formazione".