«Tra le priorità che come Regione Piemonte stiamo affrontando in tema di accoglienza dei richiedenti asilo c'è sicuramente quella che riguarda i minori stranieri non accompagnati. In questo ambito stiamo mettendo in campo diverse progettualità e un aspetto che riteniamo fondamentale è quello dell'accompagnamento in percorsi di inserimento socio-lavorativo. In questo senso il Ministero dell'Interno ha offerto un'opportunità importante pubblicando un avviso per incentivare "Percorsi di inclusione in favore di minori stranieri non accompagnati presenti nelle strutture di seconda accoglienza". La Regione Piemonte vuole cogliere questa opportunità», così Monica Cerutti, assessora all'Immigrazione per la Regione Piemonte, annunciando la pubblicazione sul Supplemento Ordinario n. 2 al Bollettino Ufficiale n. 11 del 15 marzo della determina dirigenziale attraverso la quale viene aperta la selezione di partner di co-progettazione per la presentazione di un progetto da presentare al Ministero dell'Interno.
Si potrà rispondere all'avviso pubblicato dalla Regione Piemonte fino al 24 marzo: «I tempi sono stretti anche perché il termine di presentazione delle proposte progettuali al Dipartimento per le Libertà Civili e l'Immigrazione che fa capo al Ministero dell'Interno è l'11 aprile, ma noi confidiamo in una buona risposta perché il territorio piemontese si è dimostrato sensibile davanti al tema dei minori stranieri non accompagnati. In particolare non posso non citare l’esperienza dei tutori volontari di minori stranieri non accompagnati che stiamo svolgendo in attuazione della legge Zampa e per la quale il Piemonte ė la regione con il maggior numero di candidature», ha proseguito Monica Cerutti, assessora all'Immigrazione per la Regione Piemonte.
Il progetto si compone di tre azioni: 1) la realizzazione di opportunità innovative e inclusive relative all’abitare dei minori stranieri nono accompagnati prossimi alla maggiore età, ponendo particolare attenzione all'individuazione dei soggetti idonei ad affrontare un percorso di progressiva autonomia. Si tratta di individuare forme di accompagnamento tese a facilitarne la progressiva autonomia abitativa in vista del raggiungimento della maggiore età, attraverso interventi quali housing sociale, coabitazione, ecc.
2) la strutturazione di percorsi formativi sperimentali e professionalizzanti di breve durata a carattere laboratoriale, che consentano la frequenza anche a minori stranieri non accompagnati che posseggano una limitata conoscenza della lingua italiana. I percorsi formativi dovranno essere comprensivi di tirocini formativi in contesti lavorativi
3) l svolgimento di attività di mediazione culturale