Ancora attesa. Altri cinque giorni. Che solo un'inezia se confrontati ai quasi sei mesi trascorsi da quando, a giugno, il Tribunale di Ivrea sentenziò il fallimento delle aziende "gemelle" di Volpiano, Comital e Lamalu. Ma che si vanno a sommare a una quantità di ore, giorni e settimane che ormai i 130 dipendenti stanno spuntando sul calendario senza ricevere un solo euro, né di stipendio né di ammortizzatori sociali.
Dopo il vertice di ieri al Mise, quando Di Maio ha rinnovato la garanzia della copertura per la cassa integrazione, era infatti fissato per oggi all'assessorato regionale del Lavoro il nuovo incontro con sindacati e curatela per avanzare la richiesta degli ammortizzatori. Ma all'ultimo momento (anche se qualche sentore c'era già stato nella tarda serata di ieri) è saltato tutto: i curatori hanno infatti chiesto un rinvio a lunedì mattina per poter studiare nel frattempo in profondità i contenuti della circolare che è stata consegnata loro al ministero. Con buona pace (si fa per dire) di chi all'assessorato questa mattina si era presentato per fare la propria parte.
Ancora pazienza, dunque. Quando già il termine del 10 dicembre sembrava un confine temporale invalicabile prima dell'invio delle lettere di licenziamento. E intanto circa 130 famiglie attendono di sapere qualcosa in più sul loro destino.
