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Cultura e spettacoli | 11 maggio 2019, 13:41

Altaforte presenta il libro su Salvini. L'autrice: "L'intellighenzia di sinistra ci ha esclusi dal Salone"

"Il ministro è un uomo con la mentalità aperta, si è fidato di me". La Giannini sfila poi al Salone del Libro, accolta da "Bella ciao"

Altaforte presenta il libro su Salvini. L'autrice: "L'intellighenzia di sinistra ci ha esclusi dal Salone"

"Qualcuno dell'intellighenzia di sinistra italiana mi ha criticato, Cristian Raimo ha fatto una sorta di lista di epurazione di alcuni colleghi che sono del tutto indipendenti. La decisione di estromettere Altaforte viene da alcune persone di quell'ambiente che si sono schierate". Cosí Chiara Giannini, l'autrice del libro "Io sono Matteo Salvini" che stamattina a Torino ha presentato il volume edito da Altaforte, la casa editrice vicina a Casapound esclusa dal Salone del libro. "Credo ci sia una piccola minoranza in Italia che non si vuole rendere conto che è finita l'etá dell'imposizione culturale di un certo tipo - ha aggiunto Giannini - c'è libertá di stampa e opinione, la gente ha bisogno di libertá ed è gravissimo vietare la presentazione di un libro e censurarlo. Quando si arriva a bruciare un libro come all'epoca dei roghi vuol dire che abbiamo fatto davvero tanti passi indietro".

Assediata dai cronisti, l'autrice del libro ha poi spiegato: "In Italia non esiste il reato di apologia di fascismo, c'è una sentenza della Corte Costituzionale, esiste semmai il reato di ricostituzione del passato partito fascista", aggiungendo che "la polemica su Altaforte si è scatenata prima delle dichiarazioni di Francesco Polacchi, per questo penso sia semplicemente un attacco strumentale al ministro Matteo Salvini, che si è fidato di me. Lui è un uomo molto aperto di mentalitá - ha aggiunto - l'ho visto qualche giorno fa durante un comizio in Toscana, ci siamo salutati come sempre ma non abbiamo parlato del libro. Quando ho fatto la richiesta ai suoi piú stretti collaboratori di poter pubblicare il libro-intervista, ho inviato una mail dicendo che l'avrei fatto con Altaforte. Il ministro non ha rilasciato un'intervista ad Altaforte, ma a Chiara Giannini come ha fatto tante altre volte in questi anni. L'ho intervistato prima per Libero, con cui lavoravo, e quindi per Il Giornale numerose volte, lui si è fidato di me". 

A proposito dei sopravvissuti ai campi di concentramento, Giannini ha spiegato che "ho il massimo rispetto per loro, quello è un capitolo della storia vergognoso e che mi addolora moltissimo. Hanno subito una restrizione della loro libertá, la stessa che adesso sto subendo io". L'autrice ha infine confermato la volontá di procedere per vie legali contro il Salone del libro. "Abbiamo giá provveduto a diffidare il Salone e intenteremo causa civile per chiedere un risarcimento dei danni".

Accanto a Giannini, l'editore di Altaforte Francesco Polacchi: "Siamo intenzionati a partecipare a ogni fiera editoriale che ci sarà in Italia" ha detto prima di lasciare la parola al responsabile editoriale Andrea Antonini. "Sono convinto che il vero motivo dell'ostracismo nei nostri confronti siano i contenuti delle nostre pubblicazioni, in ogni caso ringrazio coloro che ci hanno escluso perché ci hanno dato rinnovato vigore. Non intendiamo far passare questa vicenda, che è una prepotenza e un atto di prevaricazione, in silenzio. Per cui intenteremo una battaglia legale che gli stessi componenti del Salone del libro ritengono già persa".

La Giannini nel pomeriggio si è poi presentata al Salone del Libro: è stata accolta da "Bella ciao", intonata da alcuni visitatori.

Marco Panzarella

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