Torino Milano, Piemonte Lombardia, un eterno confronto che vede Torino e il Piemonte sempre più indietro per incapacità politica e per delle scelte errate, che stanno penalizzando il territorio.
“Torino e il Piemonte sono sempre più poveri rispetto a Milano e alla Lombardia – osserva Roberto Rosso, esponente di Fratelli d’Italia, candidato alle elezioni regionali del 26 maggio – Fino a trent’anni fa Torino e il Piemonte erano alla pari con Milano e la Lombardia. Poi è iniziato un depauperamento con Milano che si è presa le grandi banche, Unicredit e Intesa Sanpaolo, le assicurazioni come Sai e Toro, le società di telefonia che oggi sono confluite in Telecom e ha provato a portare via anche il Salone del libro”.
E, come se non bastasse, ci si è messo di mezzo anche il Governo nazionale, che “al posto di fare da arbitro, ha indossato la giacchetta di Milano e della Lombardia contro di noi”. Gli esempi si sprecano: “Parlare di mini-tav vuol dire tagliare fuori Orbassano, che sarebbe stato il polo di interscambio, con migliaia e migliaia di posti di lavoro”.
Inoltre “con la scelta della Cina di usare il porto di Genova come approdo per le proprie merci, diventa fondamentale il corridoio verso Rotterdam: la geografia vorrebbe che attraversasse il Piemonte, il Governo intende farlo curvare in Liguria” contesta Rosso.
Un’altra vicenda penalizzate sarebbe stato lo spostamento a Milano della torre radar di Torino, che copre Piemonte, Liguri e Lombardia: “Io e Giorgia Meloni siamo riusciti a bloccare questa scelta sciagurata”.
Poi ci sono anche le Olimpiadi invernali del 2026: Torino e i Cinque Stelle hanno tentennato e “Salvini e Giorgetti in due giorni le hanno portate a Milano”. Infine un dato parla chiaro: la Lombardia, gestita dal centrodestra è la prima Regione d’Italia, mentre “Torino è diventa l’undicesima – conclude Rosso –. Praticamente è diventata la prima regione del sud e non c’è più lavoro per i giovani del posto, non solo per chi emigra”.