Lo sviluppo sostenibile è una delle priorità della Regione Piemonte. A confermarlo, in occasione della Giornata Mondiale dell’Ambiente, è Roberto Ronco, direttore della Direzione Ambiente, Governo e Tutela del Territorio della Regione Piemonte.
Se prima il concetto di sviluppo sostenibile era presente sulla bocca di tutti, negli ultimi mesi è diventato qualcosa di più concreto. Ecco perché, nonostante il cambio di legislatura, la Regione si pone come obiettivo quello di delineare una strategia che fra piani, progetti e leggi, delinei un percorso per migliorare ogni parametro e obiettivo. Una tappa fondamentale di questo viaggio è la rassegna vettori di stabilità, evento centrale della “24 ore di sostenibilità” in cui verranno presentate le relazioni sullo stato dell’Ambiente condotte da Arpa e le relazioni socio economiche condotte da Ires Piemonte.
Qualche dato però è già emerso ed è destinato a far riflettere. Secondo Ires infatti, il tema che più preoccupa i piemontesi nel 2019 è l’ambiente. Quest’ultimo supera incredibilmente tematiche come la criminalità, il lavoro e le tasse in classifica. Non era mai accaduto nei passati 20 anni che l’ambiente guadagnasse il gradino più alto di questo podio delle “preoccupazioni dei cittadini piemontesi”. La nostra Regione comunque si colloca al quinto posto tra le Regioni in Italia per indice medio di sostenibilità. Un dato positivo, che va di pari passo con la percentuale di investimento in ricerca e sviluppo, dove il Piemonte risulta la prima Regione italiana. Non è ovviamente tutto oro ciò che luccica, anzi: uno dei dati più negativi è quello del tasso di crescita del reddito. Il tessuto sociale piemontese ha risentito molto della crisi e delle trasformazioni sociali, economiche e produttive, non riuscendo a stare al passo con i tempi.
Ecco perché, analizzare ed elaborare questi dati, pervenuti grazie alla collaborazione tra Regione, Ires e Arpa, sarà fondamentale per delineare le prossime azioni concrete da intraprendere. “L’impegno della Regione nella costruzione della Strategia di Sviluppo Sostenibile - dichiara Roberto Ronco - ha come obiettivo quello di contribuire ad assicurare anche nel nostro territorio una corretta interazione tra crescita economica e impatto sull’ambiente”. Indispensabile la mappatura del territorio e dei dati provenienti da monitoraggi e controlli effettuati da Arpa: “Abbiamo raccolto 60.000 campioni tra acqua, aria, suolo, rifiuti e matrici ambientali - è l’analisi di Angelo Robotto, direttore generale di Arpa - E’ questa la base della conoscenza in campo ambientale di cui si può avvalere la strategia regionale”. Parole che, di fatto, sono il preludio a un lavoro ancora tutto da svolgere e da approfondire, come confermato dal direttore dell’Ires Marco Sisti: “La costruzione della Strategia Regionale per lo Sviluppo Sostenibile è un’occasione per migliorare il modo in cui le politiche sono disegnate, attuate e valutate”. Un punto di partenza, dunque, piuttosto che un traguardo.