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Economia e lavoro | 02 luglio 2019, 12:00

Stefano Napolitano entra nel team Piatti: obiettivo top 100

Al momento lo score personale parla di una finale disputata, cinque quarti raggiunti e alcune partite perse di un'incollatura contro avversari ben più quotati

Stefano Napolitano entra nel team Piatti: obiettivo top 100

Fresco di cambio d’allenatore e di entrata nel team Piatti, Stefano Napolitano, attualmente n. 177 ATP, si prepara ad affrontare la seconda parte di una stagione che potrebbe essere quella della consacrazione. Il tennista biellese, però, è uno che non si accontenta e ha un chiaro obiettivo entro la fine dell'anno: quello di entrare stabilmente nella top 100 del ranking mondiale.

Fin qui, quella di Stefano Napolitano, 24enne di Biella, è stata un'annata dal bilancio abbastanza positivo. Al momento lo score personale parla di una finale disputata, cinque quarti raggiunti e alcune partite perse di un'incollatura contro avversari ben più quotati (ultima in ordine di tempo quella in tre set con l'ex numero 14 del mondo Ivo Karlovic a Nottingham).

Buono anche il rendimento sull'erba, superficie su cui si gioca poco durante l'anno ma che ben si presta alle doti tecniche del piemontese: a Ilkley Stefano ha superato il primo turno contro l’inglese Liam Broady prima di perdere in tre set dalla testa di serie numero 2, e numero 64 Atp, Ugo Humbert. Nelle qualificazioni di Wimbledon, slam che come ogni anno avrà tra i favoriti Djokovic Federer e Nadal, ha invece battuto il tedesco Bachinger in tre parziali prima di arrendersi al giapponese Sugita con il punteggio di 6-4 3-6 4-6.

Un percorso di netta crescita, quello di Napolitano, iniziato nel 2015 con oltre 200 posizioni Atp scalate e che spera di trovare nuova linfa e risposte confortanti con i ragazzi del Piatti Tennis Center che hanno sostituito il suo ex tecnico Ortegren e che lo accompagneranno nelle prossime stagioni. L'obiettivo è quello di far meglio dello scorso 2018, fin qui il miglior anno a livello di risultati.

Per entrare stabilmente nella top 100, però, serviranno miglioramenti tecnici importanti. Napolitano grazie a Brandi e Volpini è già cresciuto molto al servizio e nel gioco d'attacco, e ha dalla sua la capacità di adattarsi in fretta a ogni tipo di superficie. C'è invece molto da lavorare sul rovescio e sul gioco a rete. Per il secondo aiuteranno molto le partite di doppio, disciplina in cui il biellese si è già fatto valere nelle ultime stagioni vincendo due Challenger insieme a Federico Gaio.

Quello che serve veramente, però, è la continuità di rendimento, ovvero ciò che trasforma un buon giocatore in un campione. Se in giornata, Napolitano ha già dimostrato di potersela giocare con avversari molto più quotati di lui. Fisico e colpi ci sono. Vanno eliminate le pause tra una partita e l'altra e alcuni cali di tensione anche nel corso dello stesso match. Ma la strada imboccata è quella giusta.



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