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Eventi | 22 luglio 2019, 19:55

La Corea del Sud oggi in visita agli orti urbani di Mirafiori

Un incontro organizzato dall'Ufficio Relazioni Internazionali del Comune per far conoscere le iniziativi in atto in campo ambientale e sociale a Torino

La Corea del Sud oggi in visita agli orti urbani di Mirafiori

Un ponte tra la Corea del Sud e Torino per scambiare saperi ed esperienze in campo sociale e ambientale. È questo lo scopo della visita in città della delegazione di Korea - Agro Fisheries&Food Trade Corporation, che oggi ha avuto modo di conoscere da vicino le progettualità in corso nel neonato Mercato Centrale di porta Palazzo e presso gli Orti Generali di Mirafiori Sud.

E proprio nella sede “green” del Parco Piemonte, sulle rive del Sangone, i rappresentati di diverse aziende del settore agro-alimentare, accompagnati da un’esponente del ministero coreano, hanno incontrato Matteo Baldo, vicepresidente dell’associazione Coefficiente Clorofilla, vincitrice di un bando del Miur nel 2012 e inserita all’interno del progetto europeo ProGIreg per il recupero agricolo di zone post industriali. Presente anche l’assessore all’ambiente Alberto Unia, che ha spiegato: “Come città curiamo relazioni importanti con realtà internazionali interessate al confronto su temi comuni. In questo caso, è stato messo in luce il piano strategico del verde cittadino tuttora in corso, per l’individuazione di aree urbane da risanare. Soprattutto è interessante quando le pratiche ambientali assumono una valenza anche sociale”.

I delegati coreani hanno così potuto avvicinarsi alla filosofia che da un anno anima la realizzazione dei circa 150 orti urbani di strada Castello di Mirafiori, aperti alla comunità. La coltivazione con metodo esclusivamente biologico, la selezione delle colture nell’ottica della sostenibilità ambientale, il minor spreco possibile di acqua attraverso un’innovativa centralina di rilevamento meteo e umidità, oltre all’inclusione sociale e alla didattica curata da agronomi esperti. Una tecnologia “dolce” e a impatto zero, sperimentata in una fase di ricerca supervisionata dall’Università Ca’ Foscari di Venezia a partire dal 2016.

Lo scorso marzo si è conclusa la fase di assegnazione degli orti agli abitanti. Ora sono in corso diverse attività formative ed educative per tutte le età, compresa la rete sociale del Progetto Carota all’interno dei percorsi di Torino Social Factory.

Manuela Marascio

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