Aiutare le persone e le piccole imprese in crisi per i troppi debiti. È questo l'obiettivo del patto sottoscritto questa mattina in Sala Colonne, tra la sindaca Chiara Appendino e i Presidenti degli Ordini degli avvocati e commercialisti Simona Grabbi e Luca Asvisio.
Queste ultime due categorie hanno costituito l'Associazione "Modello Torino" con l'Organismo di composizione delle crisi da sovraindebitamento, così come permesso dalla legge dello Stato numero 3 del 2012. In concreto questo istituto punta a raggiungere un accordo tra il soggetto indebitato meritevole - ad esempio una persona che ha contratto un mutuo per una casa, ma poi ha perso il lavoro e fatica a pagare le rate - e chi è in credito.
L'obiettivo è di ottenere una rateizzazione del pagamento, anche con un forte stralcio del debito complessivo. L'Organismo, nato due mesi fa, si trova in Tribunale ed è aperto due giorni a settimana dalle 11 alle 13: le richieste di aiuto sono già state 200, con 10 pratiche già attive.
Il Comune, come ha spiegato l'assessore ai Servizi Sociali Sonia Schellino, punta ad informare i cittadini su questo istituto ed intercettare i casi di vulnerabilità grazie agli sportelli dei quattro Poli per l'inclusione sociale sparsi sul territorio. "È un modo - ha spiegato il vicesindaco in "pectore"- per evitare che molte persone finiscano nel baratro, ed evitare - ha proseguito la sindaca Chiara Appendino, che si rivolgano alle persone sbagliate".
"Oggi il tema dei soggetti vulnerabili per sovraindebitamento - ha spiegato la prima cittadina - è una grande emergenza: ogni persona che riusciremo a raggiungere con questo strumento sarà un successo della collettività intera".