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Politica | 07 agosto 2019, 13:23

Torino-Lione, le reazioni al voto del Senato. I no Tav: "Continueremo la nostra battaglia". Cirio: "Cala il sipario"

"No Comment" dalla sindaca Appendino e dal leader degli oppositori all'opera, Perino. La "madamin" Giordano: "Ora avanti con i lavori, ma oggi è stata strumentalizzata la questione". Giachino e Alberto: "Grande soddisfazione"

Torino-Lione, le reazioni al voto del Senato. I no Tav: "Continueremo la nostra battaglia". Cirio: "Cala il sipario"

"Il Movimento Cinque Stelle avrebbe dovuto muoversi prima, quando era più forte, ma non l’ha fatto. Adesso per noi cambia poco, continueremo la nostra battaglia”. Guido Fissore, storico esponente del movimento No Tav, ha commenta così il voto del Senato che oggi ha bocciato la mozione dei Cinque Stelle contro la Torino-Lione. “La protesta continua - aggiunge Fissore - non penso sarà così semplice andare avanti con il cantiere, a meno che non decidano di militarizzare ancora di più il territorio”.

Sull’altro versante umore agrodolce per la madamin Si Tav Giovanna Giordano. “Speriamo che adesso partano i cantieri in Piemonte, molti valsusini non vedono l’ora di lavorare e togliere i tir dalle strade. Il voto di oggi non ha alcun valore, l’opera sarebbe comunque andata avanti, ci sono accordi internazionali. Quello che spiace è che la questione sia stata strumentalizzata dalle forze di governo con Salvini che purtroppo esce vincitore”.

Decisamente più soddisfatto Mino Giachino, fra i più attivi promotori delle ultime manifestazioni di piazza Si Tav. “Ho voluto essere al Senato per sentire da vicino il dibattito sull’opera più importante per il futuro non solo di Torino ma del Paese. Noi del movimento Si Tav abbiamo fatto salire il consenso degli italiani, molto disinformati, a favore della Tav sino al 70%, la soddisfazione e grande perché ora ripartiranno i lavori e il lavoro il primo bene cui dovrebbe lavorare la politica buona” Infine una stoccata agli avversari contrari alla Torino-LIone. “Ora mi piacerebbe mangiare una insalata col formaggio della Valle di Susa insieme a Plano, Perino e Durbiano come ho fatto alcune volte con un No Tav gradevole e dialogante come il mio amico Carlo Ravetto, che ricordo nelle preghiere”. 

La sindaca di Torino, Chiara Appendino, attraverso il portavoce ha fatto sapere di non volere commentare il voto del Senato. Sulla stessa linea il leader No Tav Alberto Perino, che ha seguito in diretta la votazione limitandosi a un laconico "Non mi interessa".

E' intervenuto invece il governatore del Piemonte, Alberto Cirio: "Non ho mai avuto dubbi che la maggioranza del Parlamento fosse pro Tav, infatti sono stato sempre convinto che l’avremmo realizzata. Con oggi cala definitivamente il sipario su un dibattito di cui avremmo fatto volentieri a meno, ma ciò che conta è che adesso la Tav è un’opera irreversibile. Quindi grazie a tutti quelli che a vari livelli hanno dato il loro contributo e ora al lavoro, perché di tempo se n’è già perso fin troppo”.

“La posizione favorevole alla realizzazione della Nuova Linea Torino-Lione assunta oggi dal Senato è la conferma politica della volontà del Paese di andare avanti in un’opera che doveva già essere finita da tempo", ha invece commentato il presidente di API Torino, Corrado Alberto, che nei mesi scorsi ha animato un grande raggruppamento di oltre 40 associazioni del sistema industriale, della cooperazione, del commercio, dell’artigianato, dell’agricoltura, delle professioni e dei sindacati oltre che della società civile, tutti favorevoli alla realizzazione della linea ferroviaria. "A questo punto - ha proseguito - non ci sono più ostacoli politici per il Tav".

"Finalmente arriva una buona notizia", ha detto Fabio Ravanelli, presidente di Confindustria Piemonte: "Una scelta di buonsenso che ci rende felici. Sappiamo bene quanto possa essere strategica questa opera per l’economia nazionale così come per il Piemonte che si trova al centro delle rotte est-ovest e nord-sud. Fin qui è stato perso molto tempo in diatribe inutili, ma ora abbiamo l’occasione per recuperare. Si tratta di un’infrastruttura fondamentale per uscire dall’isolamento e aprire nuovi sbocchi all'economia".

"Siamo soddisfatti perché il voto del Parlamento sulla Tav pone fine alla tragicommedia che da un più di un anno ha messo a rischio la più importante infrastruttura italiana" è la posizione espressa da Confartigianato Piemonte. "Ora è a tutti chiaro che in Italia i No Tav sono una minoranza ideologizzata e confusa, come plasticamente dimostrato dall’intervento in aula del Senatore Airola, che non può più tenere in ostaggio l’intero Paese. Ora basta con i dibattiti su ‘se fare’ la Tav: sulla Torino-Lione come sull’Asti-Cuneo è tempo di fatti concreti" è l'auspicio di Carlo Napoli, segretario di Confartigianato Piemonte.

Marco Panzarella

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