In vista del 23 ottobre, giorno in cui il Mise ha convocato il tavolo ministeriale per la questione Embraco-Ventures di Riva di Chieri, arriva una schiarita e una mano per i lavoratori, quantomeno per ciò che riguarda gli spostamenti. Anzi, le mani sono più di una.
Da qualche giorno, infatti (tanto che era diventata una delle rivendicazioni della manifestazione dei dipendenti ex Whirlpool di martedì pomeriggio), si discuteva sui costi dei bus che saranno necessari per portare le persone a Roma. Un appello che non ha lasciato indifferente l'arcivescovo di Torino, Cesare Nosiglia, che da sempre ha garantito il suo appoggio a questa (e altre) vertenze. Qualche telefonata con Fiom e Uilm ha permesso di mettere a punto i dettagli di questo sostegno non solo spirituale, tanto che nella delegazione che andrà a Roma dovrebbe esserci anche un rappresentante dell'alto prelato.
Ma si ingrossano le fila di chi dà la propria disponibilità a mettere mano al portafoglio. Per esempio tanti esponenti del Comune di Chieri, anche se come privati cittadini. "Accogliendo l'appello che è stato lanciato nei giorni scorsi dai sindacati - spiega il primo cittadino Alessandro Sicchiero - i membri della giunta, a titolo personale, faranno una donazione. E i consiglieri, se lo vorranno, potranno devolvere il loro gettone di presenza alla prossima seduta del Consiglio Comunale in programma a fine ottobre".
"La battaglia dei lavoratori - prosegue il sindaco di Chieri - è una battaglia anche della nostra città e di tutto il territorio. Una battaglia che va oltre gli schieramenti politici e che deve quindi chiamare in campo tutte le istituzioni e il mondo della politica, perché ci possa essere una prospettiva per il futuro dello stabilimento".