Spettacoli, laboratori, eventi e coworking, nel segno dell’apertura culturale, della sostenibilità e dell’innovazione. Inizia ufficialmente oggi la nuova stagione del Cap10100, lanciata sui social ormai da circa un mese con il nome ben augurale di #Restart.
Dopo due anni di chiusura a seguito della sospensione della concessione comunale, segnati dell’inasprimento della normativa sulla sicurezza nei luoghi di pubblico spettacolo, lo storico locale di corso Moncalieri 18 è pronto a ripartire. Con i suoi locali in riva al Po completamente ristrutturati, si propone oggi non solo come luogo votato alla produzione culturale, ma quale vera e propria casa sotto il cui tetto c’è spazio per chiunque voglia osare e sognare in grande.
Non ha dubbi il direttore artistico Valentina Gallo, dell’associazione Teatro Orfeo: “Questa è una scommessa importante per tutti noi”, ha detto questa mattina durante la presentazione del nuovo progetto, forte di una squadra composta in prevalenza da donne e da giovanissimi under 30. “Dal 2017 a oggi siamo cresciuti moltissimo. A un certo punto ci siamo guardati le spalle e ci siamo accorti che 50 mila persone continuavano a seguirci, ad aspettare il nostro ritorno. Ora la responsabilità è enorme, l’aspettativa altissima. Il nostro compito non è solo realizzare spettacoli, ma mantenere vivo, con più attività eterogenee possibili, quello che ritengo essere lo spazio eventi più bello di Torino”.
I nodi principali della nuova era del Cap10100 sono, innanzitutto, la rete di imprenditori unita al privato sociale, attento all’etica e la qualità della scelta artistica, e il rapporto con le istituzioni cittadine e regionali. Il tutto inserito nel circuito nazionale che collega le associazioni di categoria KeepOn Live, Arci Torino e Arci Servizio Civile.
Inoltre, grandissima attenzione verrà data alla sostenibilità, con l’utilizzo di materiale organico o riutilizzabile, un sistema premiante (attraverso sconti e benefits) per chi raggiunge la location con mezzi alternativi all’auto privata e la promozione dell’eguaglianza sociale, affinché il Cap sia un ambiente per tutte le tasche, senza discriminazioni.
Infine, spazio all’innovazione: il Cap sarà di fatto uno spazio culturale polivalente, aperto non solo la sera, ma anche in orario diurno, con servizi per l’impresa creativa e l’università, ispirandosi alle best practice europee. Sarà introdotta anche la Card Cap10100 per pranzi di condivisione e attività di dopo scuola peer-to-peer, e qualsiasi nuova proposta di progettualità proveniente dall’esterno potrà essere discussa e analizzata nell’incubatore, vero e proprio trampolino di lancio per idee e start up.
Tra le novità – oltre all’aula studio gestita dall’Ideificio Torinese, spostatosi di sede da via Pietro Giuria –, è previsto il “Science Pass” per invogliare i giovani a partecipare a delle conferenze di carattere scientifico prima delle serate musicali. A chi arriva al Cap tra le 21.30 e le 22 per seguire l’incontro, entra poi gratis al dj set successivo. E, ancora, lo “Spazio Safe”, zona franca dove ricevere consigli sulle problematiche relazionali tra adolescenti o prevenire forme di violenza o discriminazione. “E vorremmo anche installare un distributore di assorbenti e profilattici”, ha annunciato Gallo.
Per quanto riguarda i concerti, la stagione è ancora in fase di programmazione. Tra i nome annunciati, Jamil il 26 ottobre e i Chico Trujillo il 30, mentre a novembre saliranno sul palco Big Harp e Di Gioia Family per un esperimento blues (il 9) e gli Animatronic il 23. Ma il mese di dicembre non mancherà di riservare sorprese. “A dicembre arriverà Paolo Jannacci – ha annunciato Gallo –, e vorremmo in questo modo allargare il più possibile il range d’età del nostro pubblico”.
“Quella del Cap è una bella storia di resistenza, che ora continua – ha commentato l’assessore comunale alle politiche giovanili Marco Giusta –. Il risultato premiante dimostra che è possibile investire con progettualità culturali e aggregative a Torino, e vorremmo davvero che questo luogo diventasse il perno di iniziative virtuose a livello locale e internazionale”.
La serata di domani, aperta per i festeggiamenti a tutta la cittadinanza dalle ore 21, a ingresso gratuito, vedrà alternarsi sul palco Altre di B, band bolognese attiva sia su territorio nazionale che internazionale, Frank Sativa vincitore nel 2017 del premio Carlo U. Rossi come "Miglior Priduttore Emergente" e al fianco di Willie Peyote dal 2014, e Skip e Cerotta, conosciutissimi dj della città sabauda.