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Eventi | 27 novembre 2019, 10:41

La regina dell'horror Barbara Steele premiata a Torino da Gianni Amelio

A lei il Premio Gran Torino del 37° Torino Film Festival. Stasera alle 20.15 proiezione di "La maschera del demonio" al Cinema Massimo

La regina dell'horror Barbara Steele premiata a Torino da Gianni Amelio

Grandi occhi da cerbiatto, viso di perla incorniciato dai lunghi capelli scuri e un fascino ammaliante che illumina le tenebre facendole proprie. È lei, Barbara Steele, diva indiscussa dell'horror anni Sessanta, a ricevere quest'anno il Premio Gran Torino al Torino Film Festival direttamente dalle mani di Gianni Amelio. La cerimonia avrà luogo questa sera, alle ore 20.15, al Cinema Massimo, e sarà seguita dalla proiezione di "La maschera del demonio" (Mario Bava, 1960), cult intramontabile della tradizione vampirica che ha reso l'attrice britannica l'autentica "regina" del genere.

Già nella seconda metà degli anni cinquanta, Steele iniziò a frequentare una piccola compagnia teatrale per esordire poi sul grande schermo nel 1958. La fama giunse proprio dal film di Bava, e la sua performance non passò inosservata. Da Roger Corman ("Il pozzo e il pendolo", 1961) a Federico Fellini in "8½", indimenticabile dark lady in quel soffice universo onirico, Steele si affermò ben presto come stella irrinunciabile dell'horror in particolare italiano, diretta dai principali registi di genere. Tra le sue interpretazioni, "L'orribile segreto del dr. Hichcock" (1962) e "Lo spettro" (1963) di Riccardo Freda, "Danza macabra" e "I lunghi capelli della morte", entrambi del '64 e diretti da Antonio Margheriti. Nel '66, anche una breve ma memorabile apparizione in "L'armata Brancaleone" di Mario Monicelli.

In questi giorni, l'attrice sta presentando al festival tutti i film in cui ha recitato all'interno della retrospettiva "Si può fare!", dedicata all'horror tra gli anni Venti e Settanta. E, ancora una volta, la sua figura così sinuosa e intrisa di mistero ha letteralmente stregato il pubblico.

Manuela Marascio

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