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Attualità | 20 gennaio 2020, 07:07

A Borgo Dora centinaia di gelati per Medici Senza Frontiere

Grande successo dell'iniziativa organizzata dalla Gelateria Popolare in risposta alle intimidazioni ricevute dal titolare Maurizio De Vecchi; incasso devoluto all'organizzazione non governativa

A Borgo Dora centinaia di gelati per Medici Senza Frontiere

Centinaia di gelati venduti e un incasso di 1750 euro interamente devoluto a Medici Senza Frontiere: l'iniziativa organizzata dalla Gelateria Popolare in risposta alle intimidazioni ricevute dal titolare Maurizio De Vecchi è stata un grande successo, stringendo intorno all'attività artigianale di Via Mameli gran parte della comunità di Borgo Dora: “Sono stati - ha commentato - venti giorni stressanti in cui ho avuto miliardi di stimoli: è stato bello ricevere un sostegno così grande da travalicare i confini nazionali, con messaggi dalla Francia e dal Belgio”.

La parola d'ordine è stata “non avere paura”: “Il mio non è coraggio – ha proseguito – ma predisposizione ad usare le armi che mi ha trasmesso la famiglia, ovvero cultura, rispetto per gli altri e disponibilità al dialogo. Purtroppo la comunicazione sta diventando troppo violenta mentre io sono per il confronto, aspro ma rispettoso, che tenga conto delle istanze di tutti”. L'occasione è stata utile anche per fare il punto sulle trasformazioni in atto nel quartiere: “Da gelataio - ha concluso – mi limito a domandarmi come la mia attività potrebbe adeguarsi al tipo di turismo portato avanti dagli attuali investimenti pubblici e privati. Può funzionare o il modello Starbucks andrà per la maggiore? La mia risposta sarà nel mantenere questo spazio aperto a tutti”.

Tra le tante persone in coda per il gelato, invece, la voce si è alzata unanime: “Le intimidazioni ricevute - ha dichiarato Matteo – e la collaborazione con Medici Senza Frontiere, oltre alla bontà del gelato, sono due motivi sufficientemente validi per essere qui a dire no allo sdoganamento di certi comportamenti. Il bello di Maurizio è che non è mai contro qualcuno o qualcosa ma sempre per”. “Residenti, comitati e associazioni – ha aggiunto Marina – lo sostengono perché Borgo Dora è di tutti, insieme nella diversità”.

La solidarietà è arrivata anche dai vicini di Casa Arcobaleno: “Con la gelateria – ha concluso  Riccardo – condividiamo gli stessi valori in un quartiere che, più di molti altri in città, dà ancora la sensazione di essere una comunità”

Marco Berton

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