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Attualità | 28 febbraio 2020, 16:26

Emergenza coronavirus, crollo del 90% dei soggiorni linguistici a Torino

Lo confermano Chiara Avidano e Rosaria Costanzo, rispettivamente titolari delle scuole torinesi di lingua e cultura italiana CiaoItaly e L’Italiano Porticando

Emergenza coronavirus, crollo del 90% dei soggiorni linguistici a Torino

Nell’ultima settimana si è verificato un crollo del 90% delle prenotazioni degli studenti stranieri interessati allo studio della lingua italiana in Italia e in particolare a Torino, pari a quello registrato in tutto il settore turistico.

Lo confermano Chiara Avidano e Rosaria Costanzo, rispettivamente titolari delle scuole torinesi di lingua e cultura italiana CiaoItaly e L’Italiano Porticando. I due istituti fanno parte dell’ASILS, l’Associazione delle Scuole d’Italiano come Lingua Seconda, che rappresenta il settore privato delle scuole di italiano per stranieri in Italia.

L’associazione, che include 43 scuole dislocate su tutto il territorio italiano, osserva con grande preoccupazione l’evolversi della situazione venutasi a creare in Italia a seguito dell’esplodere del caso coronavirus. “Preoccupazione per la situazione medico-sanitaria – dichiara il Presidente Wolfango Poggi - ma altrettanta preoccupazione per le conseguenze economiche in tutto il settore dei soggiorni-studio in Italia che, come riportato da alcuni nostri associati, assiste inerme a un improvviso calo di iscrizioni ai corsi anche del 90%, soprattutto nelle aree più colpite del Paese”.

Il panico, generato anche da una comunicazione mediatica sensazionalistica, ha diffuso un’immagine distorta del Paese Italia con l’effetto che molti stranieri hanno deciso di rinunciare ad un soggiorno-studio in Italia. “Abbiamo cancellazioni fino a maggio – dichiara Rosaria Costanzo – in quanto lavoriamo anche con turisti ultracinquantenni che sono terrorizzati di potersi ammalare recandosi nel Nord Italia”.

 “La situazione è gravissima – conferma Chiara Avidano – perché tutto questo allarmismo sta mettendo a serio rischio tutto il nostro settore: oltre alle cancellazioni, ci troviamo a mandare avanti l’ordinaria amministrazione senza avere nuovi introiti e con non pochi problemi nella gestione del panico dei clienti. A CiaoItaly, per esempio, abbiamo dovuto organizzare le lezioni tramite Skype per i nostri studenti cinesi che temono di uscire di casa. Hanno paura, infatti, di ammalarsi e di subire episodi di bullismo da parte degli italiani”.

A livello nazionale le scuole di italiano ASILS - che non beneficiano di alcuna sovvenzione pubblica - ospitano ogni anno oltre 27.000 studenti, per un numero di 118.843 settimane di soggiorno in Italia, pari a 831.901 pernottamenti, sviluppando un fatturato di oltre 50 milioni di euro e un indotto presunto di circa un milione di euro.

Le scuole che aderiscono all’ASILS sono infatti attività imprenditoriali private che, oltre a svolgere un’immensa opera di promozione e diffusione dello studio della lingua e cultura italiana all’estero, impiegano ben 500 risorse nell’adempimento del proprio lavoro, che potrebbero presto trovarsi senza lavoro in quanto non sono stati previsti ad oggi ammortizzatori sociali per affrontare questo stato di crisi.

“Al Governo e a tutte le Autorità competenti – dichiara il Presidente dell’Associazione Wolfango Poggi – chiediamo che si faccia esercizio di buon senso e razionalità nella diffusione delle notizie e che vengano prese in considerazione misure di supporto al nostro settore”.

comunicato stampa

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