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Attualità | 24 marzo 2020, 18:10

Coronavirus, la città di Torino crea una rete territoriale a sostegno della popolazione

Si tratta di un sistema cittadino per l’emergenza che permetterà il coordinamento delle risorse offerte dall’Amministrazione e quelle della comunità locale, per attivare azioni di tutela delle persone e dei nuclei in situazione di fragilità

Coronavirus, la città di Torino crea una rete territoriale a sostegno della popolazione

La Giunta comunale ha definito oggi l’articolazione della rete territoriale solidale a sostegno della popolazione per affrontare l’emergenza epidemiologica da Covid-19.

Si tratta di un sistema cittadino per l’emergenza che permetterà il coordinamento delle risorse offerte dall’Amministrazione e quelle della comunità locale, per attivare azioni di tutela delle persone e dei nuclei in situazione di fragilità personale, sociale ed economica, spesso connessa a solitudine e assenza di reti familiari.

Il sistema definito dalla delibera, presentata dalla vicesindaca Sonia Schellino di concerto con gli assessori Alberto Unia Marco Giusta, ha nella Centrale operativa della Protezione civiledi via delle Magnolie 5 la sede del Centro operativo comunale (Coc), che ha funzioni di supporto e collegamento con l’Unità di crisi della Regione Piemonte, cui i cittadini possono rivolgersi chiamando il numero verde 800444004 per tutte le necessità quotidiane, trovandosi nell’impossibilità di uscire di casa o appoggiarsi ad altre persone. 

Servizi sociali della città estendono il Servizio Aiuto anziani alle persone disabili e con fragilità e potenziano il call center. In corso Unione sovietica 220 è attivato un polo logistico per lo stoccaggio di derrate e distribuzione a domicilio, in collaborazione con l’associazione Servizio Emergenza anziani e la Consulta per le persone in difficoltà. Si rafforza inoltre la collaborazione con il Banco Alimentare di Moncalieri e il Banco delle Opere di Carità di Caselle per la distribuzione di beni alimentari e di prima necessità. 

Nasce anche una rete di base per la distribuzione dei beni alimentari e di prima necessità: 13 snodi cui collaborano associazioni, Case di Quartiere, cooperative, Arcidiocesi, Sermig. Le associazioni coinvolte assicureranno rifornimento, stoccaggio e distribuzione dei beni e dei servizi a enti di volontariato impegnate nella distribuzione e direttamente alle famiglie attraverso consegne e domicilio. Attivato anche il volontariato civico e i “Giovani per Torino”, dove saranno inquadrati i cittadini che si sono candidati e si candideranno come volontari.

A sostegno di questa rete saranno coinvolti tutti gli attori della comunità locale (privati cittadini, esercizi commerciali e imprese) per mobilitare servizi aggiuntivi e fornire beni di prima necessità e quanto necessario all’Amministrazione per sostenere la rete di solidarietà.

comunicato stampa

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