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Attualità | 03 novembre 2016, 07:30

Moncalieri, area transennata e lavori in corso dopo il crollo di domenica

Oggi saranno ultimate le verifiche, mentre la società Ativa opera per la messa in sicurezza di tutta la bretella di corso Trieste. Aperta un’inchiesta dalla magistratura

Moncalieri, area transennata e lavori  in corso dopo il crollo di domenica

Tutti al lavoro dopo lo scampato pericolo scampato. E' ancora vivo nella mente di tutti il ricordo del dramma di settimana scorsa sul tratto della superstrada che da Milano porta a Lecco, domenica sera a Moncalieri non si è verificata un’altra tragedia solo perché nessun auto è transitata nel momento in cui un blocco di cemento di 150 chili si è staccato dal cavalcavia di corso Trieste. Il tratto ‘incriminato’ è stato transennato, il traffico deviato nei due controviali, mentre gli addetti della Ativa, la società che gestisce la tangenziale di Torino, stanno lavorando per mettere in sicurezza l’area.

Un operaio ha ricordato che quel tratto è stato costruito nei primi anni Settanta, sottolineando che il problema che si è verificato probabilmente è avvenuto a causa delle infiltrazioni d’acqua. Su quel cavalcavia sopra corso Trieste ci sono una quindicine di lastroni coprispalla come quello crollata il 30 ottobre e il Comune di Moncalieri ha informato che gli accertamenti fatti la sera stessa hanno evidenziato che non si è trattato di un danno strutturale, essendo i lastroni di tipo decorativo. Sono state comunque rimosse in via precauzionale altre tre spallette ed è cominciata la verifica sugli altri venti piloni.  Ieri ne sono stati analizzati dodici che non hanno evidenziato problemi, ma per sicurezza sono state apposte delle reti di contenimento. Oggi verranno concluse tutte le verifiche su piloni e spallette, con il sindaco Paolo Montagna che ha richiesto ad Ativa la certificazione di fine lavori e la verifica strutturale dell'intero cavalcavia per rispondere alle legittime istanze di sicurezza che arrivano dalla cittadinanza.

Intanto, c’è una inchiesta aperta in procura sulla tragedia sfiorata di domenica sera, titolare del fascicolo è il sostituto procuratore Vincenzo Pacileo. Al momento non vi sono ipotesi di reato, né indagati. Si tratta di capire se esistano eventuali responsabilità per un fatto che poteva causare danni irreparabili. La corsia più vicina ai piloni del viadotto, dove è caduto il blocco di cemento, era stata chiusa venerdì per intervenire su un semaforo poco lontano, andato in tilt. Se non ci fosse stata quella deviazione del traffico, con auto in transito sulla corsia si sarebbe rischiata la tragedia. Per questo la magistratura vuole accertare se qualcuno ha sbagliato in passato.

Massimo De Marzi

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