L’Agenzia della Mobilità piemontese chiede di cancellare i tram, ma ad avanzare la richiesta è il Direttore Generale Cesare Paonessa e non il Presidente Cristina Pronello. Anzi, l’istanza sarebbe stata inviata “di nascosto” dalla stessa. A denunciare il fatto è l’assessore ai trasporti Maria Lapietra, durante il consiglio comunale.
L’esponente della maggioranza oggi in aula ha fatto il punto sul trasporto pubblico locale:”Nei primi giorni di luglio l’Agenzia della Mobilità ci ha proposto una serie di tagli su linee serali, speciali e altre linee importanti. Il nostro obiettivo è però riorganizzare, non fare riduzioni non razionali, questo per non impattare sulla qualità del servizio”.
“Il 27 ottobre”, ha proseguito Lapietra, “c’è stato un altro incontro con Agenzia e assessore regionale ai Trasporti, ma fino a ieri non ci è stato ancora formalizzato il budget per il 2016 e il 2017. Il 31 ottobre Gtt ha fornito a Sindaca e Agenzia il valore della produzione di superficie per il 2016, che è di 143 milioni di euro. E oggi l’Agenzia della Mobilità mi ha mandato una lettera annunciando la disponibilità di 137 milioni di euro per il 2016, chiedendo però di eliminare alcune linee di tram”.
La missiva porterebbe però la firma del Direttore Generale Cesare Paonessa e non del Presidente Cristina Pronello.
“Per il 2017”, ha proseguito Lapietra, “la Regione Piemonte vuole invece stanziare 133 milioni, incluse le agevolazioni tariffarie. Eravamo partiti da oltre 170 milioni: ci potranno quindi essere pesanti effetti per i torinesi”. “Stiamo intanto verificando”, ha continuato l’assessore, “se i crediti vantati dalla Città nei confronti di Gtt siano reali e chiederemo alla Regione l’indennizzo per le tessere gratuite concesse, interrompendo il circolo dei disallineamenti. Una cifra congrua per non incidere sul trasporto è di almeno 140 milioni all’anno”.
Lapietra ha poi presentato le azioni che intende portare avanti l’amministrazione:”E’ necessario dare un’impostazione gerarchica della rete, con linee forti a cadenza elevata, definendo nodi di interscambio, aumentando le velocità commerciali e l’intermodalità, con facilitazioni per chi usa la bicicletta, migliorando l’orario in termini di offerta e puntualità, soprattutto nelle ore serali, creando interazioni con le linee extraurbane e riorganizzando le linee speciali”.