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Economia e lavoro | 14 dicembre 2016, 08:00

Il nuovo presidente Unire, Andrea Fluttero, ha presentato il rapporto 2016 sul riciclo

Nel rapporto emergono segnali positivi in quasi tutte le filiere, con l'80 per cento dei rifiuti in carta riciclati, il 73,4% per l'acciaio, il 71% per il vetro, il 41% plastica e il 61% legno. Soltanto l'alluminio resta ancora, dal rapporto di quest'anno, al 70 per cento

Il nuovo presidente Unire, Andrea Fluttero, ha presentato il rapporto 2016 sul riciclo

L'ex senatore di Forza Italia, il chivassese Andrea Fluttero (già segretario della Commissione Ambiente del Senato nella XVI Legislatura) ha presentato nella mattinata di martedì 12 dicembre a Roma il rapporto “L'Italia del Riciclo 2016” realizzato da Fise Unire e dalla Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile. Andrea Fluttero, di fresca nomina alla presidenza di Unire (unione nazionale imprese recupero) di Fise (Federazione imprese di servizi) ha sottolineato i grandi passi avanti fatti dall'Italia nel settore del riciclo dei rifiuti: “Il Rapporto evidenzia come l’Italia abbia compiuto notevoli progressi – dichiara Fluttero - grazie a un settore virtuoso e dinamico; una vera circolarità delle risorse non è stata ancora pienamente realizzata. Necessita – ha aggiunto il presidente Unire - una migliore definizione del sistema consortile, che deve diventare sempre più sussidiario al mercato, il problema delle esportazioni e la necessità di sviluppare ricerca ed innovazione tecnologica””.

Nel rapporto emergono segnali positivi in quasi tutte le filiere, con l'80 per cento dei rifiuti in carta riciclati, il 73,4% per l'acciaio, il 71% per il vetro, il 41% plastica e il 61% legno. Soltanto l'alluminio resta ancora, dal rapporto di quest'anno, al 70 per cento.

Inoltre, dal Modello Unico di Dichiarazione Ambientale emerge una produzione complessiva di materiali secondari (derivanti quindi dal riciclo di carta, vetro, plastica, legno e organico) pari a 10,6 milioni di tonnellate nel 2014, che risulta, sulla base di un campione dei dati trasmessi nel 2016, in crescita del 2% nel 2015. La carta è quella che ha il valore di rendimento più elevato, sfiorando il 90% (per 100 chili di materiale riciclato si ottengo dunque 90 chili di materiali secondari classificabili come carta). Seguono il vetro, la plastica e il legno, per i quali i rendimenti si aggirano tra il 75% e l’80%. Molto più basso il valore raggiunto dall'organico, inferiore al 27 per cento.

Secondo i dati di Fise Unire, nel 2014 sono uscite dai confini nazionali 3,8 milioni di tonnellate di rifiuti, il 10% in più rispetto al 2009, dirette per il 77% in altri Paesi europei e per il restante 23% in altre parti del mondo, soprattutto in Cina. Bruxelles ha approvato in via definitiva il pacchetto di misure ad hoc, atteso per il prossimo anno. L’economia circolare che riduce al minimo i rifiuti e recupera al massimo gli scarti dovrà poi diventare realtà.

“Nei prossimi mesi l’attività dell’Associazione - ha evidenziato il presidente Unire Fluttero, il cui nuovo mandato durerà due anni - avrà come principali obiettivi: favorire i processi di aggregazione nell’ambito delle diverse filiere del recupero al fine di rafforzarne la rappresentatività e ampliare la base associativa attraendo imprese di qualità. Altrettanto importante – ha concluso – sarà stringere accordi con il mondo della ricerca per supportare le piccole e medie imprese dei diversi comparti nel processo di innovazione dei loro processi di recupero e riciclo”.


Flavio Giuliano

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