E’ nata MedAcross, l’associazione torinese che porterà cure e formazione gratuita nei paesi in via di sviluppo. Prima missione, la costruzione di un policlinico in Myanmar, ex Birmania, e la formazione di medici e personale infermieristico del luogo. Appello alle realtà economiche torinesi a sostenere il progetto.
Ha radici e cuore torinesi la Onlus MedAcross, nata con un duplice impegno: portare cure gratuite alle persone in difficoltà, con un’attenzione speciale verso i bambini ed occuparsi della formazione di personale medico e infermieristico, grazie a borse di studio, programmi di praticantato ed insegnamento sul campo. “L’obiettivo infatti”, spiega Daniele Regge, presidente dell’associazione, nel corso della conferenza stampa che si è svolta stamani nella sede torinese di Libera Brand Builidng, partner dell’ associazione, “non è solo quello di intervenire in caso di emergenza sanitaria, ma di portare, ove possibile, un aiuto più duraturo attraverso la costruzione di una vera e propria struttura, in questo caso un policlinico multispecialistico. L’associazione poi nasce con il preciso intento di occuparsi della formazione delle maggiori figure necessarie alla gestione dell’ospedale: verranno reclutate persone del luogo e si favorirà così il percorso formativo di medici, infermieri, farmacisti e tecnici di laboratorio, oltre a personale amministrativo e gestionale, per rendere questa realtà autonoma ed efficiente nel tempo”.
MedAcross è oggi impegnata nella realizzazione di un policlinico multispecialistico in una delle aree di Kawthaung in Myanmar (ex Birmania), dove sorge una grande baraccopoli popolata da 150 mila indigenti e rifugiati interni che, ogni mattina, attraversano il vicino confine thailandese per lavorare a giornata. Elevato è il numero di persone che non può permettersi le cure, poiché i costi sono relativamente alti e spesso non dispongono di alcun mezzo per raggiungere l’ospedale o anche solo l’ambulatorio più vicino.
“Il policlinico che si costruirà”, racconta l’architetto Giorgio Rosental, professionista volontario dell’associazione, “sarà dotato di ambulatori per le visite, reparti dedicati all’osservazione breve e day hospital. Si realizzeranno anche un laboratorio analisi, un’unità di diagnostica ed una farmacia interna, per la fornitura immediata dei medicinali prescritti. Occuperà 900 metri quadrati e il costo previsto è di 400 mila euro”. Di qui l’ appello alle realtà economiche torinesi, oltre a quelle già coinvolte, di sostenere il progetto.
Nella stessa città, grazie all’importante sostegno della Fondazione La Stampa - Specchio dei Tempi, MedAcross sta già finanziando la costruzione di una Basic Health Clinic con centro HIV e l’acquisto di un veicolo, per consentire l’ampliamento del programma di Cliniche Mobili - attualmente attivato dal partner locale, le Religiose di Nostra Signora delle Missioni - che permetterà a centinaia di persone di essere raggiunte da assistenza sanitaria, anche nelle zone più remote.
La missione nel Myanmar non è soltanto di natura sanitaria, ma MedAcross sarà impegnata anche in un progetto umanitario, insieme al partner locale, finalizzato alla protezione di ragazzine e bambine dalla tratta di esseri umani, dallo sfruttamento sessuale e dalla vita di strada. L’associazione è venuta a conoscenza di questa seria emergenza grazie alla segnalazione dell’Oblato Padre Thomas, da sempre impegnato in missioni umanitarie nelle zone più povere del mondo e da quasi vent’anni in Myanmar.
“Il legame tra Italia e Birmania ha radici lontanissime” spiega Anna Maria Abbona Coverlizza, referente comunicazione MedAcross, “radici che addirittura risalgono al Settecento, ma è nell’Ottocento che dal Piemonte partono, per le missioni di Ava e Pegu, i missionari della Congregazione degli Oblati di Maria Vergine che, proprio il mese scorso, a Carignano, ha celebrato il bicentenario della fondazione. È con Padre Paolo Abbona, Oblato che si distingue per un’intensa attività diplomatica e la costruzione di scuole ed ospedali, che i rapporti tra Italia e Birmania (attuale Myanmar) si trasformano in un legame speciale ed un’amicizia che dura fino ad oggi. Basti pensare al nostro ex sindaco Onorevole Piero Fassino, per quattro anni inviato speciale dell’Unione Europea per il Myanmar, o al conferimento della cittadinanza onoraria al premio Nobel Aung San Suu Kyi, attuale consigliere di stato della Birmania. Un legame culturale ed economico davvero profondo, che la storia continua ad alimentare”.
Numerose le realtà torinesi che sono divenute partner o sostenitori della neonata MedAcross, a conferma della natura generosa della nostra terra e di molte persone.