/ Centro

Centro | 15 dicembre 2016, 16:17

Protocollo antismog, Grimaldi (SEL):"Città metropolitana e Regione pubblichino l’elenco dei Comuni inadempienti, il Ministro dia più risorse"

Riceviamo e pubblichiamo

Protocollo antismog, Grimaldi (SEL):"Città metropolitana e Regione pubblichino l’elenco dei Comuni inadempienti, il Ministro dia più risorse"

Oggi in Commissione Ambiente si è discusso del Protocollo regionale per l’attuazione delle misure urgenti antismog.

Il protocollo operativo, messo a punto da Arpa e Regione Piemonte, è ripartito il 2 novembre 2016, con la pubblicazione del report giornaliero della concentrazione di PM10 nell’aria nei Comuni con più di 15.000 abitanti e del relativo "cruscotto" regionale per ciascun Comune, con evidenza immediata del raggiungimento delle soglie a cui sono correlate le diverse misure proposte.

Il testo nasce dall’ordine del giorno n. 566 (“CONCRETIZZARE SUBITO GLI IMPEGNI PRESI PER LA TUTELA DEL CLIMA E DELLA QUALITA' DELL'ARIA”) presentato dal Capogruppo di SEL Marco Grimaldi e approvato un anno fa.

In caso di sette giorni consecutivi con livelli di concentrazione giornaliera massima di PM10 oltre il valore limite di 50 μg/m³ (ma non superiori a 100 μg/m³), il protocollo prevede “il blocco circolazione urbana per veicoli diesel Euro III dalle 8.30 alle 18.30 o con orario in accordo con le limitazioni già in vigore; la riduzione di 1 grado (o di 1 ora del funzionamento) del riscaldamento degli edifici pubblici, il divieto di bruciare residui vegetali in campo, il divieto di utilizzo caminetti aperti, il divieto di spandimento libero in agricoltura dei liquami derivanti da deiezioni animali nel raggio di 20 Km dagli agglomerati sottoposti alle misure”.

Tuttavia l’attivazione del protocollo non è né obbligatoria, né vincolante per i sindaci. A Torino la fase operativa è entrata in vigore ieri, mercoledì 14 dicembre.

Purtroppo, nell’area metropolitana, a eccezione del comune di Rivalta, dove il sindaco, visto lo sforamento di 7 giorni dei livelli consentiti di PM10, ha firmato un’ordinanza coerente con il protocollo sulle misure antismog, nessun altro Comune si è attivato.

“La città metropolitana e la Regione pubblichino l’elenco dei Comuni che non hanno attuato ordinanze e che sono inadempienti” – dichiara Grimaldi. – “Informare i cittadini è fondamentale: si pensi all’allerta meteo, su cui l’informazione è puntuale ed è tale da indurre un atteggiamento critico verso usi, consumi e costumi. Certo, ciò deriva in parte da una maggiore percezione reale della situazione atmosferica e soprattutto del rischio rispetto alla percezione dello smog, ma anche dal fatto che l’informazione aumenta la consapevolezza dei pericoli. Per questo lo Stato deve investire affinché la tv e le radio pubbliche, ma anche le emittenti locali, svolgano il servizio di bollettino e cruscotto e informino adeguatamente anche sull’allarme smog, contribuendo a migliorare ciò che ogni cittadino può fare al fianco dei Comuni  e delle Regioni. Il Ministro Galletti disponga più risorse e costringa le Regioni ad armonizzare il ‘cruscotto’ e le misure antismog”.

c.s.

TI RICORDI COSA È SUCCESSO L’ANNO SCORSO A LUGLIO?
Ascolta il podcast con le notizie da non dimenticare

Ascolta "Un anno di notizie da non dimenticare 2024" su Spreaker.
Prima Pagina|Archivio|Redazione|Invia un Comunicato Stampa|Pubblicità|Scrivi al Direttore|Premium