Aumenta per Natale la spesa media delle famiglie torinesi, ma la ripresa è ancora lenta. Quest'anno sono stati spesi in media 230-250 euro per doni e consumi.
Secondo l'Ascom, turismo e enogastronomia sono i due settori trainanti. L'associazione parla di "boom di prenotazioni nei ristoranti (+10+ 13%) dove i torinesi hanno riscoperto il piacere di ritrovarsi anche nei giorni successivi alle festività natalizie", e mette un segno decisamente positivo (+10%) nelle pasticcerie dove la clientela ha confermato la fiducia nel prodotto a chilometro zero, come panettoni e pandoro".
Sono complessivamente positive le valutazioni dei commercianti torinesi interpellati da Confesercenti per un primo bilancio sul Natale. E' andata meglio in centro che in periferia, penalizzata dalla grande distribuzione (-5%), ma la maggioranza dei commercianti dichiara di aver confermato o migliorato i risultati dello scorso anno. Oltre ai giocattoli (+10%) si segnala un +10/15% per il cibo. Bene libri e hi-tech, con i cellulari di tutti i tipi a primeggiare. Quanto all'abbigliamento, i consumatori si sono concentrati su regali non costosissimi - sciarpe, maglie, piccola pelletteria - in attesa dei saldi. Anche i ristoranti hanno avuto un buon afflusso di clientela per il cenone del 24 e il pranzo del 25.